Padova, l’odissea di tre ragazzi africani: “Nessuno ci vuole affittare casa perché siamo neri”
Abdoulie e Festus hanno rispettivamente 24 e 23 anni e vengono da Gambia e Nigeria. Vivono in Italia, regolarmente, da sei e cinque anni ed hanno un lavoro con contratto a tempo indeterminato in una ditta di Borgoricco, vicino Padova, che si occupa di piante e fiori. In Veneto assicurano di trovarsi bene, di sentirsi accolti da tantissimi amici e colleghi italiani, ma da un po' di tempo stanno purtroppo facendo i conti con un aspetto del nostro Paese fino ad oggi per loro sconosciuto. Razzismo? Non usano mai questa parola e quando l'ascoltano preferiscono non puntare il dito contro nessuno. Fatto sta che da due mesi Abdoulie e Festus sono alla disperata ricerca di un appartamento da condividere a Padova con un loro amico gambiano, ma finora non ci sono riusciti perchè nessuno, nonostante le garanzie offerte, è disposto a concedergli un contratto di locazione. "Ci rifiutano perchè siamo africani" dicono.
Entrambi non sono attualmente senza una sistemazione, sia chiaro. Non vivono per strada ma sono accolti da amici o in un bad & breakfast, pagando regolarmente quanto dovuto. Lavorano e possono permetterselo. Così come possono permettersi una sistemazione più comoda e indipendente a Padova, magari in qualche quartiere ben servito dai collegamenti per recarsi a lavoro e con la possibilità per loro di poter cominciare a settembre anche la scuola. Come spiega Abdoulie, nei loro progetti c'è anche il desiderio di prendere la licenza di terza media ("Per noi stranieri è molto importante") e la scuola si trova proprio nel capoluogo veneto: trovare una casa lì consentirebbe a due giovani di poter lavorare e studiare e continuare un percorso di integrazione in Italia che finora non ha mai avuto nessun altro tipo di problema. Hanno tanti amici e anche i colleghi stanno cercando di aiutarli nella loro ricerca, a partire da Andrea Rigobon, giovane datore di lavoro che non solo ha contattato per loro oltre sessanta fra privati ed agenzie, ma si è anche messo a disposizione per fare da garante. Inutilmente però, almeno fino ad oggi.
"Non tutti gli stranieri sono uguali, noi non siamo qua per fare qualcosa che fa arrabbiare gli italiani" dice ancora Abdoulie. Anche lui ha provato per qualche settimana a rispondere agli annunci trovare in rete, "ma quando capiscono che siamo neri dicono che non c'è nulla per noi, perchè pensano che gli stranieri rovinano la casa. Ma non è così -continua-, il colore non c'entra".
Con Abdoulie e Festus abbiamo dunque provato anche noi a fare qualche telefonata, ma senza fortuna. In molti hanno risposto che disposti soltanto ad accettare inquilini studenti, mentre altri non hanno potuto fare altro che ammettere la triste verità: tanti proprietari di casa non hanno alcuna intenzione di affittare casa a persone straniere e di colore. Altri ancora hanno promesso di ricontattarci, seppure in modo poco convincente (com'è già successo ai due ragazzi nelle scorse settimane, senza ricevere più notizie da nessuno), mentre qualcuno ci ha liquidato subito, assicurando di aver già trovato degli inquilini. "Vorremmo che ci dessero almeno una possibilità" commenta infine Festus, mentre Abodulie conclude: "Mi sento male e un po' triste per questa situazione, non va bene".