Padova, il video dei quattro vigili che bloccano un mendicante invalido

Sta facendo discutere da giorni il video pubblicato da Andrea Saggion su Facebook nel quale viene testimoniato quanto accaduto a Padova, nel famoso mercato di Prato della Valle. Nel filmato si vedono gli agenti della polizia municipale mentre immobilizzano a terra e ammanettano un mendicante. Un'azione che appare indubbiamente sproporzionata rispetto alla reale capacità offensiva del clochard, peraltro invalido. “Era violento, cercava di compiere atti di autolesionismo”, si è difesa la giunta comunale e degli agenti. L’ondata di indignazione è forte: “Con questa giunta comunale molte persone pensano di poter fare quello che vogliono e magari qualche poliziotto arrogante, e ne esistono come in ogni mestiere, si sente legittimato ad esserlo – attacca don Albino Bizzotto, fondatore dell'associazione "Beati i Costruttori di Pace". –. Ci sono agenti che hanno fatto multe su multe ai mendicanti, agenti che hanno anche requisito i soldi dalle tasche dei mendicanti senza fare multe né verbali, altri che hanno sequestrato il telefonino. Altri ancora, ma non ho capito se erano vigili, carabinieri o altro, che hanno caricato un mendicante in auto, l’hanno portato in periferia e lasciato senza scarpe in modo che non potesse tornare”.

Video choc e querele pronte a Padova

Dichiarazioni che non sono piaciute all'assessore alla sicurezza Maurizio Saia: “Attendevamo un motivo serio per querelarlo e ora l’abbiamo trovato, perché sono affermazioni di una gravità estrema, se ha prove le porti in procura perché si tratterebbe di fatti gravissimi. Sappiamo tutti che raramente questi sono dei disperati, in gran parte sono dei farabutti che approfittano della stupidità di chi li alimenta, c’è un racket dietro ai mendicanti e quando andremo alla fonte di tutto ciò, don Bizzotto per quello che ha detto dovrà passare molti giorni a chiedere scusa. Dare dei ladri agli agenti della polizia municipale è gravissimo”, è la reazione di Saia. L’assessore nei giorni scorsi aveva già spiegato che il medico che aveva visitato il medicante “ha deciso di non effettuare il Trattamento Sanitario Obbligatorio ritenendolo perfettamente in grado di intendere e volere. Questo mantiene valide le denunce fatte dagli agenti per minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale (degne di nota le frasi che più ha usato contro gli agenti fra le quali all'unica donna agente ‘Succhiami sto …’)”.  Secondo Saia il vagabondo in questione avrebbe finto di cadere a terra e di sbattere la testa a terra. A quel punto avrebbe compiuto atti di autolesionismo con le sue stampelle, prima di essere portato al pronto soccorso (prognosi di 3 giorni per un lieve trauma cranico), dove il medico avrebbe riscontrato “altre ecchimosi vecchie da probabili lesioni od autolesioni precedenti”.