Padova, il cadavere di Henry trovato nel fiume Brenta. Agli amici scriveva: “Non so se mi rivedrete”
Dopo il ritrovamento della bicicletta di Henry Amadosun nella giornata di domenica mattina, le forze dell'ordine hanno scandagliato il fiume Brenta con l'ausilio di protezione civile, polizia locale, volontari e vigili del fuoco. Il suo corpo è stato rinvenuto poco prima delle 18.30 del 20 settembre. Il giovane si era allontanato dalla sua abitazione di Cadoneghe nella serata di sabato, lasciando un ultimo messaggio allarmante in una chat di Whatsapp con gli amici. "Non me ne vogliate, non so se mi rivedrete ancora. Vi voglio bene per sempre". Henry studiava all'istituto Marconi di Padova ed era nato in Italia dove i suoi genitori si sono trasferiti ormai anni fa. Il papà attualmente lavora in Germania mentre la mamma Clara vive a Cadoneghe insieme agli altri 2 figli.
Gli amici e tutti coloro che conoscevano Henry, lo descrivono come un ragazzo tranquillo e silenzioso che non aveva mai dato problemi in famiglia e a scuola. Non è chiaro per quale motivo il ragazzo si sia allontanato senza dire nulla alla madre. Attualmente non si esclude alcuna pista, anche se l'ipotesi è che il giovane abbia compiuto un gesto estremo. L'avvenimento ha sconvolto l'intera Cadoneghe. Il sindaco Marco Schiesaro ha espresso il suo cordoglio tramite un post Facebook. "Tutto il comune si stringe attorno a mamma Clara e ai familiari di Henry. Era molto amato e conosciuto a Cadoneghe: frequentava l'Istituto tecnico e giocava a calcio nell'Indomita Vigodarzere. Era un cittadino italiano a tutti gli effetti: l'anno scorso aveva ottenuto la cittadinanza. In questi giorni la comunità ha dimostrato il suo affetto alla famiglia tramite i messaggi che sono arrivati anche ai canali del Municipio. Molti si sono offerti per dare una mano nelle ricerche. Come Comune siamo a disposizione della famiglia di Henry per qualunque necessità"