Padova, a 22 anni si impicca vicino ad un fiume: “Daniele non riusciva a trovare lavoro”
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Potrebbe esserci un malessere psicologico legato all'impossibilità di trovare un lavoro dietro all'estremo gesto di Daniele Rebeschini, il 22enne padovano morto suicida domenica sera a Massanzago, nell'alta padovana. A sostenerlo sono gli zii e i cugini del giovane che parlano di un ragazzo alle prese con un sofferenza per colpa del lavoro. "Non sappiamo bene se Daniele soffrisse di depressione ma certamente non riusciva a trovare lavoro. Era disperato. Aveva provato dappertutto ricevendo sempre porte in faccia" hanno raccontato infatti i parenti.
Prima di togliersi la vita Daniele aveva lasciato un messaggio vocale su Whatsapp a tutti i suoi amici nel quale diceva che li amava, che con loro aveva vissuto bene e che in loro compagnia si era divertito molto, ma li informava anche che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero sentito la sua voce. Un messaggio che ha fatto scattare l'allarme tra gli amici, ma purtroppo nulla è riuscito ad evitare la tragedia. Il corpo senza vita di Daniele, che avrebbe compiuto 23 anni a dicembre, è stato trovato da alcuni passanti lungo un canale in località Zeminiana. Il ragazzo si è ucciso impiccandosi ad un albero.