Overdose da ketamina a Palermo: ricoverato d’urgenza un bambino di tre anni
A Palermo un bambino di appena tre anni è stato ricoverato d’urgenza per overdose da ketamina all’ospedale Cervello. Il caso risale a mercoledì 18 settembre ed è emerso dopo che una coppia ha accompagnato il figlio dalle condizioni preoccupanti in pronto soccorso.
A quel punto è stato disposto il protocollo della procura per i minorenni di Palermo, diretta da Claudia Caramanna: l’ospedale ha avvertito il magistrato di turno della stessa procura ed è scattata l’indagine della polizia giudiziaria per fare le verifiche necessarie sul nucleo familiare. L’obiettivo è la tutela dei bambini che, talvolta, vengono affidati a un parente oppure a un direttore sanitario. Altre volte, invece, sono trasferiti con la madre in comunità di recupero.
Come racconta la Repubblica, il bambino sta meglio. I genitori raccontano di non sapere come ha fatto il piccolo a entrare in contatto con la droga: “Forse, giocando con il cuginetto al mare – dicono -, il bambino avrà preso qualcosa in spiaggia”. Gli investigatori, però, sembrano poco convinti dalla versione.
Questo comunque non è un caso isolato. Per la prima volta viene rintracciata la ketamina, un “anestetico dissociativo” con diversi effetti collaterali, perfino la morte in caso di sovradosaggio. Ma già in passato ci sono stati episodi di overdose di minori a Palermo, in cui i genitori erano sia consumatori sia spacciatori. Ad alcune coppie tossicodipendenti è stata perfino sospesa la responsabilità genitoriale.
Nel 2023 sono stati calcolati 31 casi tra Palermo, Trapani e Agrigento. A Palermo, da anni il fenomeno dell’overdose dei minori è sotto la lente della stessa procuratrice Caramanna. Secondo quest’ultima, si tratta di “un fenomeno preoccupante, per un verso segno della grande disattenzione da parte dei genitori, dall’altro è l’indicatore che circola tantissima droga nel territorio”.
Dopo hashish e cocaina, a questo giro la ketamina. Come spiega Giampaolo Spinnato, direttore dei Servizi per le dipendenze patologiche dell’Asp di Palermo, la ketamina è “una sostanza sempre più diffusa fra i giovani. È utilizzata soprattutto in ambito veterinario. A dosaggi più bassi, si comporta invece come un allucinogeno”. Quando deriva dal circuito legale, la ketamina si trova “in forma liquida”, mentre quando circola in quello illegale è “sotto forma di polvere bianca”.
Dagli ultimi numeri del Centro di pronta accoglienza dipendenze patologiche dell'Asp di Palermo, il numero totale di tossicodipendenti è cresciuto da 2.524 del 2019 a 2.628 del 2020. In cima alla lista c'è il consumo di crack: 824 consumatori nel 2020, di cui 11 con età compresa fra i 15 e 19 anni, 92 fra 20 e 24 anni, 137 fra 25 e 29 anni. Spesso i genitori dei bimbi che vengono portati in pronto soccorso per overdose sono giovanissimi.
L'allarme sull'ampio uso di droga a Palermo è arrivato anche dall'arcivesco cittadino, Corrado Lorefice, a luglio. Che durante l'omelia per la Santa Patrona aveva fatto un appello: "A chi vogliamo lasciare la nostra città, i nostri quartieri, le nostre case, le nostre strade? A questa nuova peste che, sotto i nostri occhi, camuffata di normalità e di ineluttabilità, sta contagiando i nostri giovani, cioè i nostri figli e nipoti? Questa tremenda peste ci invade sotto i nostri occhi. Si diffonde come cosa ordinaria il consumo di crack e di altre droghe come il fentanyl, aggiunto all’eroina. Neonati ricoverati per overdose. Giovani piegati o stramazzati a terra. Esaltati, o depressi".