Otto regali da fare ad altri per salvare se stessi

A Natale siamo tutti più buoni… e non è detto che non lo si possa essere con sé. Ecco come superare le feste natalizie ed essere felici.
A cura di Redazione
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Il dilemma di cosa regalare ai genitori, al partner o all’amico attanaglia il tremante consumatore fin dalla notte dei Tempi. Scorrendo libidinoso i cataloghi, muovendosi come troll lungo le vetrine, consultando sperso l’Internet, si ferma esattamente sul regalo che piacerebbe a lui. Alla fine dei giochi, dopo lo sforzo titanico di catalogare il caos, ha una sola lista precisa, credibile, fedele agli intenti e – perciò – pronta a tradursi in azione: i regali che vorrebbe lui. Del parente, di chi l’ha generato, di chi chiama Amore non c’è traccia in capo, in mezzo e nel fondo della lista. Stremato, senza più tempo a sua disposizione e svuotata ogni virtù di pazienza non fa altro che scremare i regali più personali e riadattare i restanti all’Altro, anche se, in qualche caso, potrete rendere felici altre persone a loro insaputa, per esempio scegliendo di adottare un bambino a distanza con Action Aid. Anche così nascono i “regali fatti ad altri per salvare se stessi”.

1. Ti ho regalato una cena per due

Il tuo occhio scorreva i soliti siti di deal a tema viaggi, relax e cibo quando da assonnato si è scoperto affamato: vista l’immagine della succulenta fetta di carne ha comunicato al cervello “compra”, questi ha ordinato al dito “clicca” e tu ora hai una cena per due in cui sai una sola cosa: “posso regalarlo a chi voglio, ma devo essere uno di quei due”.

2.  Ti regalo un fratello

Mammà non ha capito che sei cresciuto e che la foto di te nudo, a 5 anni, diffuse via Whatsapp non realizza altro che il tuo incubo ricorrente. Con niente indosso, circondato da numeri telefonici che non sai nemmeno a chi fanno capo e con le mani a coppa per coprirti le pudenda pensi “se solo avessi un fratello, tante attenzioni – e umiliazioni – ce le smezzeremmo io e lui”. Un fratello o una sorella adottate grazie ad Action Aid aiuteranno te, tua madre e soprattutto chi, nel Sud del mondo, ha bisogno di amore e cure. Grazie a questa organizzazione internazionale indipendente che combatte la povertà, infatti, potrete rendere felici le persone a cui volete bene e a tanti bambini meno fortunati, che non hanno cibo, acqua potabile, accesso alle cure mediche e all’insegnamento scolastico. Con soli 82 centesimi al giorno renderete il Natale di tutti un po’ più speciale.

3. Aria e silenzio

La prima notte ti sei svegliata madida di sudore e ansimante, convinta di trovarti su un treno merci che sferragliava a tutta velocità in galleria. Ci hai messo qualche secondo per capire perché – sveglia – continuassi a sentire tanto fracasso: il tuo compagno stava là, dormiente e sereno mentre l’inferno gli esplodeva fuori dalla gola e dalle nari equine. Potevi picchiarlo mentre dormiva (di nuovo, poiché già l’hai fatto), ma dato che è Natale gli regalerai un anello o un cerotto anti-russamento. “Stavolta gli è andata bene”, pensi rabbiosa senza ombra di pentimento.

4. Baby doll

“È tutta colpa delle pubblicità”, continui a ripeterti mentre dondoli sulla sedia avanti e indietro, “non è colpa mia”, confermi mentre compri online un intimo per donna ad alto tasso di erotismo. Lo compri, nonostante ricordi vagamente – il ricordo è chiaro, sei tu a sbiadirlo volutamente – che lei ti abbia detto più volte: “non osare MAI comprarmi queste cose”.

5. “… però non puzzi mica!”

È il regalo che, per antonomasia, puzza d’offesa: il profumo. Regalare quello di un certo livello al partner non dovrebbe destare sospetti; i problemi sorgono quando andate dall’amico con un’acqua di colonia o con uno ionizzatore per ambienti dicendo confusamente “sai, tu hai il gatto, la lettiera…”. Il vostro amico ha capito chiaramente che la casa puzza e che voi odiate esservi ospitati.

6. Stai calmo

C’è una domanda che sicuramente non va mai rivolta a una persona nervosa e che tutti, con estremo sadismo, abbiamo posto almeno una volta: “ma… stai nervoso?”. Non avrai finito di dire “stai” che potrai vedergli le vene pulsargli alla tempia; quando poi avrai chiuso la domanda ecco che da parte sua proromperà una serie di insulti che, per quanto dureranno, potrai vedere la “Grande Bellezza” almeno un paio di volte. Ora, per evitare tutto ciò, puoi risolverti per un regalo antistress, dalla pallina gommosa a una tisana alla passiflora. Ciò lo renderà nervoso quando in realtà era serenissimo, ma a quel punto basterà non fargli l’impietosa domanda e, per il futuro, sperare che la “cura” funzioni.

7. A te le cuffie, a me l’udito

Vostro padre rivendica il sacrosanto diritto di sentire gli intensi dialoghi degli action movie, notoriamente fatti di esplosioni e spari? Vostro padre non sente bene; anzi: non sente quasi per niente? Lui e Steven Seagal vi stanno rendendo sordi? Comprategli delle cuffie wireless e riportate la pace in casa.

8. Cose per la casa

“È per la casa” è una formula magica che ti permette di comprare un regalo al partner, che in realtà è per la coppia, ma secondo il gusto tuo. Insomma, “regalo a te un regalo per me”. Diventano “per la casa” specchi, mobili, quadri, quadretti, cornici, piccoli elettrodomestici, grandi elettrodomestici, indi la televisione e la console: “così giocheremo insieme”.

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