Otto intossicati nella casa maledetta dove fu uccisa Meredith Kercher
Sembra una vera e propria dannazione quella della casa dove fu uccisa la giovane studentessa inglese Meredith Kercher. Nella stessa villetta di Perugia, al centro delle indagini su Amanda Knox e Raffaele Sollecito, questa mattina infatti otto persone sono rimaste intossicate per le esalazioni di monossido di carbonio. Per tutti loro, tra cui tre donne e due bambini, è stato necessario il ricovero ospedaliero anche se nessuno è in gravi condizioni. Tra gli intossicati ci sono una bimba di un anno e la cuginetta di appena un mese che stavano dormendo insieme ai genitori nello stesso appartamento dove la notte del primo novembre 2007 è stata uccisa Meredith Kercher. Inizialmente si era pensato ad una caldaia difettosa, ma secondo una prima ricostruzione effettuata dai vigili del fuoco, giunti sul posto all'alba di domenica insieme alla polizia e alle ambulanze del 118, il monossido di carbonio si sarebbe sprigionato da un braciere. Come ha confermato uno degli intossicati, in effetti la famiglia sabato sera aveva acceso un braciere per arrostire della carne che poi non è stato spento durante la notte. In mattinata poi gli abitanti della casa avrebbero iniziato ad accusare problemi come vertigini e difficoltà respiratorie.