Ossa umane nel Palermitano, potrebbero essere di Santo Alario, scomparso da un anno
Nell'ambito delle ricerche di Santo Alario, scomparso un anno fa da Palermo, sono state ritrovate ossa che si ritiene essere umane. Parte di un cranio, denti e frammenti di un braccio e di una gamba sono stati rinvenuti dai carabinieri e dai vigili del fuoco, nei pressi della strada provinciale 6 che collega Ventimiglia a Trabia nel territorio di Caccamo (Palermo), dove oltre un anno fa si perdevano le tracce di Santo Alario, 42 anni residente a Carini e del suo socio Giovanni Guzzardo, oggi a processo per omicidio.
L'uomo era scomparso dopo aver mandato un video alla compagna, Rosalia Sparacio, dove si mostrava in auto con Giovanni Guzzardo, 46enne titolare del bar dove Santo lavorava a Capaci. È stata proprio la donna a dare l'allarme della scomparsa dei due e a rivolgere numerosi appelli in tv per avere loro notizie. Per mesi i due somo stati cercati dalle forze dell'ordine sollecitate dalla famiglia Alario, fino a quando, a circa 400 metri di distanza dal lago Rosamarina, in località Caccamo non è spuntata la Fiat Panda di Guzzardo, vuota. Lui è stato rintracciato tre mesi dopo in un casolare di Termini Imerese, dove si era rifugiato, e arrestato con l'accusa di aver ucciso Santo Alario. Il movente del delitto potrebbe essere un debito legato all'attività. Al setaccio finiscono movimenti bancari e contatti. Non è escluso che quel 7 febbraio i due fossero diretti a un incontro con terzi soggetti.
Spetterà ora ai Ris stabilire se si tratti veramente dei resti di Santo Alario. Attualmente Giovanni Guzzardo è sotto processo per omicidio.