Ossa umane nel bosco di Fivizzano: angoscia per le famiglie degli scomparsi della zona
Resti umani sono stati ritrovati tra i rovi nel bosco di Fivizzano, a 20 minuti da Massa Carrara, in Toscana. Sul posto sono intervenuti i tecnici della sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri di Firenze per repertare tutti i frammenti. La scoperta è stata fatta da un residente della zona che era a passeggio con il suo cane. I resti, apparentemente attribuibili a un uomo e una donna, si trovavano nel sottobosco, seminascosti. Non è possibile, al momento, determinare quale sia stata la causa della morte né capire se sia avvenuta in maniera violenta o per cause naturali. Altro mistero è la datazione dei resti, che potrebbero anche essere relativamente recenti considerata l'azione del caldo e degli animali selvatici del bosco.
Sul posto, oltre ai militari dell'Arma di Fivizzano, sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo investigativo e del Norm di Massa, coordinati dalla pm Alessia Iacopini, L'esame autotico è stato affidato invece a Luigi Papi, medico legale e a Simona Minozzi, antropologa, entrambi dell'Università di Pisa. Ci penseranno i tecnici forensi a stabilire da quanto tempo le ossa di quelle persone si trovino lì e saranno presto in grado di poter confrontare anche il DNA estratto dai resti con quello delle persone scomparse nella zona. Da Fossola (Massa Carrara) è scomparso l'82enne Emilio Dadich, di cui non si hanno notizie dal 2007. Mentre proprio da Fivizzano, un anno fa, è sparito il 78enne Aldo Folignani, la cui auto, una Fiat Panda Cross verde, è stata ritrovata due giorni dopo inclinata su un pendio, in una zona scoscesa, in località Monzone Alto.