Ospizio lager a Roma: proprietaria arrestata per sequestro di persona
Chiuso un ospizio lager situato a Roma, nella zona Giustiniana. Gli anziani erano segregati nelle stanze in pessime condizioni igienico sanitarie, e più volte subivano maltrattamenti e assumevano in modo forzato medicinali sprovvisti di ricetta medica. La proprietaria dell'edificio situato in via Morisani è stata arrestata per sequestro di persona, mentre l'ospizio è stato chiuso. Gli anziani sono stati affidati alle cure dei parenti o a strutture adeguate. Secondo le prime indagini, la donna proprietaria dello stabile era stata denunciata già 6 anni fa per un episodio analogo.
Proprietaria già denunciata per episodio analogo
Gli agenti del commissariato Flaminino avevano eseguito un primo controllo nella struttura di via Morisani a Roma, zona Giustiniana. Una 49enne romana, C.S., gestiva l'ospizio definito ‘lager' in seguito alle irregolarità rilevate. Al loro arrivo, infatti, gli agenti si erano imbattuti in 8 anziani che vagavano in evidente stato confusionale. Due anziani stesi sul pavimento in pessime condizioni igienico sanitarie, invece, erano rinchiusi in due ripostigli: inizialmente la proprietaria aveva cercato di convincere gli agenti a desistere, affermando di aver perso le chiavi di quella porta.
I pazienti erano ospitati presso una villetta bifamiliare a quattro piani. Il personale medico consultato, in seguito, dalla polizia, ha accertato che tutti gli anziani avevano assunto medicinali sprovvisti di ricetta medica. Oltre alle precarie condizioni igienico sanitarie e ai maltrattamenti riservati ai poveri pazienti, gli agenti hanno segnalato anche la presenza di due donne di nazionalità rumena che svolgevano assistenza e lavori vari presso la struttura senza alcun contratto di lavoro regolare. La proprietaria è stata arrestata per sequestro di persona e, secondo le prime indagini, già 6 anni fa, nel 2006, era stata denunciata perché proprietaria di una residenza per anziani illegale.