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Valtellina, trovati quattro asini sbranati. E scatta la caccia ad un altro orso

Infuria la protesta degli allevatori locali: “Deve essere abbattuto, è un pericolo per i nostri animali”.
A cura di Angela Marino
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Dopo la polemica sulla cattura dell'orsa Daniza che lo scorso 15 agosto ha aggredito un cercatore di fughi in Trentino, scoppia un altro caso che ha come protagonista un orso, colpevole, questa volta, di aver sbranato quattro asini nel territorio di Spriana (Sondrio). A denunciare il fatto sono stati gli allevatori della Val Malenco, che, saliti al pascolo, si sono trovati di fronte allo spettacolo dei resti sventrati dal plantigrado, identificato come MV25, che vaga libero sulle alture tra Lombardia, Svizzera e Trentino. Si ritiene che l'esemplare possa essere pericoloso per gli animali da pascolo e che possa rappresentare un pericolo anche per l'incolumità delle persone. "L'orso va abbattuto al più presto" – hanno chiesto perentori gli allevatori locali – "Sugli alpeggi abbiamo ancora duecento fra mucche, cavalli, asini e pecore. E potrebbe trovarsi ancora in zona per assalire altre bestie".

Dopo il caso dell'Orsa Daniza nuova polemica

L'episodio si innesta sul terreno già fertile delle polemiche contro la crudeltà sugli animali selvatici che popolano i boschi delle regioni dell'estremo Nord. Proprio negli ultimi giorni si è svolto un corteo di protesta contro la cattura di Daniza, che ha visto sfilare manifestanti al grido di "Giù le mani dagli orsi" e che verrà replicato sabato 30 agosto nel comune di Pinzolo. Per contro, allevatori e albergatori locali sono preoccupati dei danni che gli animali possono procurare. Se da un lato, gli orsi possono aggredire e uccidere gli animali da pascolo, danneggiando gli allevatori, dall'altro spaventano i turisti, già poco propensi a escursioni e passeggiate nella zona a causa dell'immagine negativa  restituita dalle vicende che vedono protagonisti fungaroli aggrediti e animali sbranati.

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