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Orrore nel lago, scoperto un Sulky rosso affondato 30 anni fa: dentro ci sono due cadaveri

Il macabro ritrovamento fatto da un gruppo di sommozzatori nel lago d’Orta, in provincia di Verbania. Il “treruote” sarebbe finito in acqua dopo un incidente di vent’anni fa e mai ripescato. Dentro ci sarebbero i resti di due cadaveri.
A cura di Giorgio Scura
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Un'apecar, che poi si è scoperto in realtà essere un Sulky di colore rosso (come quello in foto), finito sott'acqua una ventina d'anni fa e i resti mortali del suo conducente sono stati trovati questa mattina da alcuni sommozzatori sul fondo del lago d'Orta, a Omegna (Verbano-Cusio-Ossola), in Piemonte, davanti all'ex discoteca Kelly.  L'area antistante il lago è stata transennata e chiusa al transito. Al momento le forze dell'ordine non forniscono altri elementi sulla vicenda ma dalle prime notizie si tratterebbe di un'apecar Piaggio che, per un incidente, era finita nel lago una trentina di anni fa e non era mai più stata ritrovata.

L'intervento non durerà poco, soprattutto per portare in superficie tutto il materiale che giace da anni sul fondo del lago e i resti del conducente, su cui bisognerà effettuare tutte le analisi del caso per decretarne l'identità e le cause della morte. Al momento non sono trapelate ulteriori informazioni sul caso.

AGGIORNAMENTO – E' un Sulky rosso, e non un Apecar come sembrava in un primo momento, il veicolo recuperato dai vigili del fuoco nel lago d'Orta, a Omegna. All'interno del mezzo a tre ruote, un antesignano delle moderne minicar, i resti di due cadaveri rimasto per anni in acqua. Secondo le prime ricostruzioni, le ossa ritrovate nel lago apparterrebbero a due anziani, e non solo una persona come inizialmente appreso, scomparsi una trentina d'anni fa. Soltanto l'esame del dna potrà però far luce sull'identità delle due persone, probabili vittime di un incidente stradale avvenuto sul lungolago. A notare il mezzo sul fondale del lago, e a far scattare il recupero, sono stati ieri alcuni sommozzatori. E' possibile che a portare il Sulky nel punto in cui è stato recuperato siano state le correnti. Di recente, infatti, erano stati effettuati alcuni lavori sul fondale e nessuno lo aveva notato. Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione di Omegna e del Comando provinciale di Verbania, coordinati dal procuratore capo Olimpia Bossi e dal sostituto Sveva De Liguoro, che hanno assistito al recupero del veicolo e dei resti.

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