Orrore in Sicilia: gatto torturato e ucciso, trovato con un cacciavite in un occhio e un ferro in bocca
Un altro gatto seviziato e ucciso dopo il caso di Leone, il povero animale scuoiato vivo e lasciato a morire nelle strade di Angri, in provincia di Salerno. La nuova terribile vicenda arriva da Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, dove un micio è stato rinvenuto con un cacciavite infilato nell’occhio e un ferro in bocca.
A denunciare la vicenda è stata l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA), venuta in possesso di alcune immagini dello scempio compiuto ai danni dell'animale e di tre segnalazioni che hanno fatto poi scattare l’allarme.
“Chiediamo indagini veloci – scrivono gli animalisti di AIDAA – allegato alla denuncia invieremo tutto quanto in nostro possesso, siamo certi che chi ha segnalato questa vicenda possa aiutare le forze dell’ordine a trovare e punire i colpevoli”.
L’associazione ha dunque segnalato il fatto alle locali forze dell’ordine e nella mattinata di oggi, lunedì 18 dicembre, sarà presentata una formale denuncia per maltrattamento ed uccisione di animali ai sensi dell’articolo 544 del codice penale.
"A dolore si aggiunge dolore – proseguono – e chiediamo al governo un severo aumento delle pene. Questo povero gatto ha sofferto le pene dell’inferno e merita giustizia“.
E ‘giustizia' è la richiesta che arriva pure da Angri. La storia di Leone ha davvero lasciato tutti sotto choc. Ieri sera per le strade della cittadina salernitana c'è stata una fiaccolata organizzata dalla Lega del Cane di Cava de' Tirreni, che ha visto la partecipazione di tantissime persone, per dire ‘Mai più' a vicende come quella di Leone.