Chi vuole tornare a casa durante il periodo natalizio deve spesso vedersela con prezzi altissimi dei trasporti. Fanpage.it sta raccogliendo le testimonianze dei vostri viaggi. Il quadro che ne esce fuori è parecchio critico. Se anche tu hai avuto un’esperienza simile o stai avendo difficoltà nel tornare a casa per le feste, scrivici a segnalazioni@fanpage.it o clicca qui. Riportiamo di seguito uno dei racconti arrivati alla nostra redazione.
La lettera a Fanpage.it
Cara redazione di Fanpage, accolgo con piacere la vostra proposta nel denunciare l’alto costo dei biglietti aerei e/o ferroviari per tornare a casa durante le feste natalizie. Questo problema non riguarda soltanto chi si deve spostare dal Nord al Sud Italia, e viceversa, ma anche gli expat come me.
Mi chiamo Mariateresa e da circa 15 anni vivo in Germania, vicino Francoforte e conosco molto bene questa problematica. All’inizio della mia permanenza qui, i prezzi non erano eccessivi e, giocando d’anticipo, o scegliendo un altro aeroporto, si poteva acquistare un biglietto aereo a un buon prezzo.
Ora, però, i voli costano tantissimo, indipendentemente dal momento in cui si effettua l’acquisto, dall’aeroporto di partenza e di arrivo e dalla compagnia aerea. L’anno scorso, dati prezzi esorbitanti – dovuti anche alla guerra in Ucraina – io e mio marito abbiamo deciso di rimanere qui in Germania a festeggiare il Natale.
Pur di vedere i miei genitori, sono “scesa” successivamente, dopo Capodanno, insieme a mio figlio di 6 anni. In questo caso il biglietto aereo è venuto a costare “solo” 650€. Quest’anno, però, volevamo festeggiare il Natale con i miei genitori in Italia, anche perché non ho la possibilità di vederli sempre e, purtroppo con l’età, cominciano ad avere i primi acciacchi di salute. Di solito, come sempre e come tutti, giochiamo d’anticipo e già a settembre abbiamo cominciato a cercare i voli Francoforte-Bari per due adulti e un bambino.
I prezzi variavano a seconda del giorno della partenza ma erano, già a fine estate, esorbitanti. Partenza il 22 dicembre: costo finale 1300€. Partenza il 23 o il 24 dicembre: costo finale 2800€. Abbiamo consultato altre tratte, altri voli con altre compagnie aeree, ma i prezzi non variavano di molto e, oltre al costo
del volo, dovevamo sommare il biglietto ferroviario per raggiungere l’altro aeroporto, più tutte le scomodità che un viaggio a più tappe con un bambino comporta.
Eravamo increduli e avevamo già capito che non avevamo possibilità di partire sabato 23 dicembre, ma dovevamo optare per venerdì 22 dicembre, anche a costo di chiedere un giorno di ferie a lavoro e uno di permesso a scuola di nostro figlio. Abbiamo comunque deciso di attendere e di tenere sottocchio i prezzi, con la speranza che questi si abbassassero, ma non è stato così. A ottobre abbiamo acquistato i biglietti aerei con partenza il 22 dicembre: costo finale 1400€.
Per esperienza posso affermare che le compagnie aeree hanno sempre aumentato i prezzi durante il periodo delle vacanze (che siano di Natale, di Pasqua o estive) ma, negli ultimi sei anni a questa parte, i costi sono davvero arrivati alle stelle e sono inaccessibili, soprattutto per una famiglia con figli a carico.
Molto spesso ci si vede costretti a dover rinunciare a festeggiare il Natale con la propria famiglia d’origine, dato che un biglietto aereo per tornare a casa costa quanto una settimana al mare in un hotel a tre stelle con mezza pensione, o quanto un volo per una meta esotica.
La società moderna è cambiata e sono in tanti, come me, a trovarsi in questa situazione, a non vivere più nella propria terra d’origine: è davvero vergognoso, da parte delle compagnie aeree, sfruttare questa situazione per poter trarre profitto. L’aumento dei costi dei voli, a cui – grazie alle compagnie
low cost – non siamo stati abituati, allunga le distanze e non favorisce neanche la conoscenza tra i popoli.