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Alluvione Emilia Romagna 2023

“Orgogliosi di voi, tra il fango lezione di educazione civica”, la lettera del preside agli studenti

Il ringraziamento del dirigente scolastico agli studenti di Faenza in vista della ripresa delle lezioni scolastiche dopo lo stop forzato dovuto all’alluvione perché “questa catastrofe rappresenta anche una grande lezione di educazione civica, una di quelle che non si insegnano nelle aule”.
A cura di Antonio Palma
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"Vi aspettiamo orgogliosi di quello che avete fatto e che ancora farete e insieme potremo riprendere il cammino verso un domani che adesso, anche grazie a voi, appare pieno di speranza" si conclude così la lettera aperta che il dirigente scolastico dell'Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico Oriani di Faenza, Fabio Gramellini, ha voluto inviare ai suoi studenti e alle loro famiglie in vista della ripresa delle lezioni scolastiche dopo lo stop forzato dovuto all'alluvione che ha devastato l'Emilia Romagna.

Une lettera di ringraziamento e incoraggiamento a tutti quegli studenti che si sono mobilitati con pale e stivali per spalare il fango che ha devastato i loro paesi riscoprendo e sperimentando in concreto "quei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale sanciti dall'art. 2 della Costituzione" come ha ricordato il Preside.

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"Rientriamo a testa alta, ripartiamo con fiducia. Dopo giorni problematici e di profonda angoscia, in occasione della imminente riapertura della scuola, a nome della comunità scolastica sento in primo luogo il dovere di esprimere la mia vicinanza alle famiglie che hanno subito danni ai beni e alle abitazioni, ai tanti che hanno sofferto disagi e tuttora si trovano in situazione di difficoltà, a coloro che sono ancora fuori dalle proprie case o hanno perso la propria attività" esordisce la lettera, ricordando che "Tutti abbiamo vissuto momenti di paura e di sconforto" ma anche che "alle lacrime sono seguiti subito gli incoraggiamenti e la voglia di reagire è stata immediata e ha comportato la mobilitazione, tra gli altri, di migliaia di voi studenti".

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A loro è andato il ringraziamento del dirigente scolastico perché "Questa catastrofe rappresenta anche una grande lezione di educazione civica, una di quelle che non si insegnano nelle aule". "Abbiamo visto voi ‘Burdèl de Paciug' imbracciare le pale e indossare gli stivali, affondare nel fango e portare aiuto dove era necessario, elargire sorrisi e cantare ‘Romagna mia'.

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"È ammirevole come attraverso il vostro infaticabile lavoro siano emersi dalle acque limacciose i valori della fratellanza e della coesione, la disponibilità ad aiutare gli altri e la voglia di ripartire senza piangersi addosso, mostrando anzi tenacia e volontà, caratteristiche tipiche di questa terra e del nostro popolo romagnolo" ha scritto ancora  il Preside, concludendo “Siamo pronti ad accogliervi di nuovo in questo luogo che per tutti è così familiare e normale. Chi potrà lo farà già da domani e attenderemo, senza l’ansia di verifiche e compiti a casa, senza l’assillo di finire il programma, anche chi potrà farlo solo più avanti. Tornare a scuola significa ritrovare un posto che potete chiamare casa; la scuola è parte della vostra vita e tornarci significa tornare alla normalità".

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