Orge in parrocchia, don Andrea racconta : “Sono un uomo distrutto, lasciatemi in pace”
Al centro dello scandalo da quando l'inchiesta sui festini a luci rosse organizzati, secondo gli inquirenti, per lungo tempo nella chiesa di San Lazzaro a Padova, è uscita allo scoperto, il 48enne don Andrea Contin rompe il silenzio attraverso il suo legale, l'avvocato Michele Godina. "Sono un uomo distrutto. Voglio essere lasciato in pace, desidero rimanere da solo", sono queste le parole che il legale di Contin ha riferito per conto del suo assistito al quotidiano Il Gazzettino. Stando alle cronache, il parroco sarebbe accusato di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata in seguito alla denuncia di una ex amante, che ha dichiarato agli inquirenti di aver preso pare ai festini hard organizzati dal parroco e di essere inoltre finita in ospedale a causa delle lacerazioni provocate dal sesso violento. La testimonianza della donna padovana, ex parrocchiana di San Lazzaro, è stata poi corroborata da ulteriori racconti di altre donne che hanno dichiarato di essere state amanti di don Andrea Contin.
In seguito alle denunce, gli inquirenti hanno aperto un'inchiesta e provveduto a sequestrare tutti i dispositivi elettronici in possesso del prete e scandagliare i conti correnti intestati all'uomo, per poter acquisire ulteriori prove e capire se davvero il 48enne avesse creato un vero e proprio giro di prostituzione all'interno della parrocchia. Durante una delle prime perquisizioni, i carabinieri titolari del caso hanno trovato in canonica una stanza piena di sex toys, dvd hot catalogati con nomi di papi, catene, fruste, stivali con tacchi a spillo, una videocamera e un'agendina piena di nomi, materiale ora al vaglio degli inquirenti. Contin dal canto suo ha sempre respinto le accuse di favoreggiamento e dichiarato che furono le accusatrici in realtà a desiderare quegli incontri e di non aver mai costretto nessuna a partecipare a festini hard.