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Ordigno sulla Tav Roma Napoli. La Procura di Frosinone apre un fascicolo contro ignoti

Un ordigno pronto all’uso è stato trovato dagli agenti della Digos nei pressi di Frosinone. La bomba era puntata sulla linea dell’alta velocità Roma-Napoli.
A cura di Alfonso Biondi
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Ferrovie dello Statp

Un ordigno lungo un metro e mezzo, pronto ad entrare in azione. E' stata questa la scoperta degli uomini della Digos che la scorsa notte  perlustravano la zona  di Ceccano (Frosinone), nell'ambito dei controlli disposti dal Questore De Matteis lungo la linea dell'Alta velocità Roma-Napoli. I presunti attentatori avevano collocato l'ordigno sotto un cavalcavia della linea ferroviaria tra Ceccano e Castro dei Volsci.

La bomba in questione, puntata contro la linea ferroviaria superveloce, aveva una lunghezza pari a un metro e mezzo ed era composta da un razzo terra-aria di ultima generazione appartenente a un elicottero, collegato ad alcuni fili e a una scatola. Al momento della scoperta degli agenti il congegno era poggiato a terra, a quindici metri dal pilone, ed era coperto da alcune buste al fine di farlo passare meno nell'occhio. Gli agenti della Digos hanno sequestrato l'ordigno e lo hanno messo in sicurezza con molta facilità, non arrecando alcun tipo di danno agli utenti della linea. Sul luogo, per le rivelazioni del caso, sono accorsi anche gli uomini della scientifica.

La Procura della Repubblica di Frosinone, al momento, ha aperto un fascicolo contro ignoti. La Questura, da canto suo, ha fatto sapere di non ritenere plausibili "ipotesi di coinvolgimento di soggetti appartenenti ad associazioni con scopo eversivo o terroristico", nonostante il razzo fosse "privo di esplosivo nella testata", ma contesse "carica propellente". E non è da escludere che la predisposizione dell'attentato possa essere opera di qualche frangia estrema del movimento No Tav.

L'operazione che ha portato al ritrovamento dell'ordigno rientra in un'importante opera di prevenzione voluta dal Questore di Frosinone Giuseppe De Matteis che ha come obiettivo quello  di evitare danneggiamenti alla linea ferroviaria. Non è infatti la prima volta che nella zona vengono effettuate perlustrazioni di questo genere.

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