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Trenitalia pensa a tariffe diverse per i treni a seconda degli orari

L’amministratore delegato Mauro Moretti: fasce tariffarie differenziate per evitare l’orario di punta nell’uso dei trasporti. La piccata replica dei sindacati: “Proposta che non merita risposte”.
A cura di Redazione
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L'idea di tariffe differenziate per i treni in base alle fasce orarie, proposta lanciata dall'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, a margine di un convegno sull'imprenditoria femminile, ha fatto infuriare le associazioni di consumatori. Moretti ha spiegato: "Nelle altre grandi città del mondo ci sono fasce tariffarie diverse, con meccanismi di incentivi e disincentivi del trasporto nelle diverse fasce orarie. Sono temi che devono essere affrontati anche da noi, in modo da offrire una migliore qualità del servizio, a parità di risorse". L'idea sarebbe quella di  diversificare gli orari di inizio di attività tra scuole, uffici e università, spalmarli  "Per neutralizzare – dice Moretti –  l'effetto ‘orario di punta', per avere un utilizzo più assennato dei trasporti, come si fa in tutti gli altri Paesi". "Onestamente non troviamo parole per definire la proposta lanciata oggi dall’Ad delle Fs, Moretti sul trasporto regionale – è la replica di Federconsumatori -. L’ipotesi di “fasce tariffarie differenziate con sistemi di incentivazione e disincentivazione di certi orari” lascia intravedere una intollerabile stangata a carico dei cittadini costretti a viaggiare in condizioni inumane su convogli sporchi, vetusti e sovraffollati.

"La geniale soluzione di Moretti per risolvere la drammatica situazione in cui versa il trasporto ferroviario locale in Italia, specialmente nelle ore di maggior traffico, non è quella di mettere a disposizione dei cittadini un servizio degno di questo nome, o almeno all’altezza di un paese civile". "La risposta a questa grave situazione – conclude la nota – che ci aspetteremmo da un dirigente delle ferrovie più attento alle esigenze dei cittadini, in particolar modo dei pendolari (che, ricordiamo, costituiscono più del 90% della clientela di Trenitalia), è l’avvio di concreti investimenti per l’implementazione del servizio, per la manutenzione e la messa in sicurezza della rete, non certo una presa in giro di questo genere, che ci auguriamo rimanga semplicemente una “infelice uscita” a cui non si darà alcun seguito".

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