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“Ora vado a ballare e guido l’auto”. Sorda riacquista l’udito con un intervento senza precedenti a Torino

Carla Marchini Aroma, 57enne torinese, ha riacquistato l’udito grazie ad un’operazione senza precedenti effettuata all’ospedale Molinette di Torino: le è stato asportato un tumore e le è stata data la possibilità di sentire di nuovo i suoni.
A cura di Biagio Chiariello
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Un intervento combinato, senza precedenti, eseguito all'ospedale Molinette di Torino ha ridato l'udito alla 57enne Carla Marchini Aroma: durante l'operazione le è stato infatti asportato un tumore e le è stata data la possibilità di sentire di nuovo i suoni. La sua storia è stata raccontata dal Corriere della Sera. "Oggi guido l’auto, vado al mare e a ballare, lavoro; insomma, oggi faccio tutto – spiega la stessa donna –. Sono molto grata al personale sanitario che mi ha assistito durante questo lungo e complicato percorso di rinascita".

La donna ha iniziato a perdere progressivamente l'udito a 25 anni a causa di un'otosclerosi all'orecchio destro, che si è evoluta rapidamente, coinvolgendo anche l'orecchio interno, rendendo inefficaci le protesi acustiche e un intervento chirurgico. La malattia che ha colpito Carla è una condizione in cui si verifica una crescita anomala di ossa nell'orecchio medio, che impedisce la corretta trasmissione del suono, causando progressiva perdita dell'udito. La situazione è stata complicata da un tumore benigno del nervo vestibolare posto nell’orecchio sinistro.

L'intervento all'ospedale Molinette le ha ridato una seconda vita: il professor Andrea Canale le ha impiantato un impianto cocleare. Successivamente, il dottor Francesco Zenga ha rimosso un tumore preservando le funzioni neurologiche. L'operazione è stata un successo grazie alla collaborazione della neurofisiologa Carola Junemann, che ha aiutato a posizionare correttamente l'elettrodo insieme al neurochirurgo.

Abbiamo usato un approccio senza precedenti – spiegano dalla Città della Salute di Torino -. Vista la pregressa sordità e l’impianto cocleare già inserito a destra, e poiché il nervo acustico sinistro era stato inevitabilmente asportato con il tumore, infatti. durante lo stesso intervento, durato complessivamente circa dieci ore, il neurochirurgo Francesco Zenga e gli otorinolaringoiatri Roberto Albera ed Andrea Canale hanno deciso di impiantare anche un dispositivo (elettrodo) che stimola direttamente i nuclei cocleari dentro il cervello (Abi – Auditory Brainstem Implants)".

La paziente sta bene e può svolgere una vita normale grazie all’impianto cocleare a destra e all’Abi a sinistra, che le permettono di recuperare la percezione spaziale dei suoni e compensare il deficit dell’equilibrio. Questo caso è unico a livello globale, dimostrando l’innovazione chirurgica nel trattamento di patologie complesse presso il Centro di neurochirurgia di Torino, spiegano sempre dalle Molinette.

Chi non risica non rosica: si dice così giusto? – scherza Carla – Ecco, io penso che, per superare le difficoltà, quando ci succede qualcosa di negativo dobbiamo reagire per contrasto ed essere totalmente positivi. Inoltre, non avevo alcuna intenzione di rassegnarmi all’isolamento sociale causato dalla sordità totale".

Tornata a casa, e riprese le sue attività quotidiane, Carla sente di "dare un consiglio a tutte le persone che soffrono: siamo umani e avere paura è più che normale ma, per non arrendersi al destino, di fronte ai brutti scherzi della vita resta solo una cosa da fare: Mettere da parte e giocarsi tutte le carte a nostra disposizione per guarire. E tornare a vivere".

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