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Ora di religione: aumentano gli studenti che preferiscono non farla

Quasi un milione di studenti preferisce non avvalersi dell’ora di religione nelle scuole.
A cura di Davide Falcioni
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Aumentano gli studenti delle scuole italiane che preferiscono non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica: sono ormai quasi un milione e il trend sembrerebbe esser in lenta ma inesorabile crescita. In totale, comunque, la larga maggioranza dei ragazzi continua a rimanere in classe: nell'anno scolastico 2014 – 2015 l'87,9% di bambini e ragazzi hanno frequentato la lezione, mentre nel 12% dei casi – ovvero 956mila alunni tra statali e paritarie – hanno preferito dedicarsi ad altro ed uscire dall'aula. Quest'ultimo dato tuttavia è in aumento costante da circa un decennio, tanto che in alcune zone del centro e del nord Italia sono decisamente molti i ragazzi che preferiscono avvalersi di attività alternative all'insegnamento della religione.

Come ricorda Repubblica nella secondaria di secondo grado la frequentazione dell'ora di religione è dell’80,7 per cento. "Con punte che superano abbondantemente il 30% in alcune regioni settentrionali, come Lombardia, Emilia Romagna, e al centro la Toscana. E i costi continuano a lievitare. Nel 2016 la relativa posta messa a bilancio sfiora i 700 milioni di euro: 697,4 milioni per l’esattezza. Quasi 30 milioni in più dello scorso anno quando la spesa prevista dal bilancio nazionale fu di 668,5 milioni di euro".

Le alternative all'ora di religione

Giova ricordare che la partecipazione alle lezioni di religione non è affatto obbligatoria. Come spiega l'Uaar, Unione degli Atei Agnostici e Razionalisti, le possibilità alternative sono tre: frequentare attività didattiche e formative; dedicare l’ora allo studio di altre materie. "In questo caso possono emergere resistenze, ma la scuola è obbligata ad assicurare un insegnante e un’aula adatta allo scopo. Come per l’ora alternativa, il Ministero dà la copertura finanziaria per l’insegnante nel caso non vi sia disponibilità all’interno dell’istituto". L'ultima possibilità è invece quella di uscire dalla scuola, dal momento che non vi è l'obbligo né di frequentare ora di religione né di frequentare l’ora alternativa.

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