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Operazione Penelope, mafia e camorra simbolo della corruzione in Italia [VIDEO]

Il nuovo saggio di Raffaele Cantone, magistrato per otto anni alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, propone un nuovo punto di vistra su mafia, camorra e criminalità organizzata: fenomeni legati a doppio filo alla corruzione dilaganti in tutti i centri vitali dello Stato.
A cura di Alessio Viscardi
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Il magistrato che ha fatto condannare Sandokan e gran parte dei vertici dei Casalesi nel processo Spartacus, torna in libreria con una raccolta di saggi che propongono un punto di vista originale su mafia, camorra e criminalità organizzata nel nostro paese. Secondo Raffaele Cantone, è la corruzione dilagante in Italia il nocciolo centrale da penetrare per combattere in modo efficace la malavita.

Operazione Penelope è la terza opera del magistrato con un passato nella DDA di Napoli. Se nelle prime due opere, Solo per giustizia e I Gattopardi, Cantone aveva delineato il profilo della camorra e raccontato le sue dinamiche interne, con il nuovo volume ha l'ambizione di contestualizzare il fenomeno camorristico e mafioso in un'ottica nazionale, legando inscindibilmente la corruzione e la malapolitica alla forza delle organizzazioni criminali.

"Non basta l'attività di repressione per combattere le mafie" dice ai nostri microfoni il magistrato, che presenta Operazione Penelope alla libreria Feltrinelli di Napoli in un partecipato incontro a cui prendono parte anche il sindaco di Napoli, l'ex-pm Luigi de Magistris, e il Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia Antonello Ardituro, con la moderazione del direttore de Il Mattino, Virman Cusenza. Cantone invita i cittadini ad una partecipazione attiva nella lotta contro la malavita organizzata che da tempo non è più una "guerra tra bande", ma vera e propria imprenditoria che invade tutti gli ambiti industriali, dal Sud al Nord, fino a contaminare i mercati esteri e perturbare la finanza mondiale. Si parla ormai di "Mafia spa" e non c'è elezione su cui non cali l'ombra dell'inquinamento criminale. "Dopo tangentopoli, politi e mafiosi sono diventati spesso la stessa persona" sostiene Cantone, mentre il Pm Antonello Ardituro ribatte: "Ancora peggio: camorrista, politico e imprenditore diventano la stessa persona".

Un'Italia spaccata è quella descritta da Raffaele Cantone, da una parte l'anticultura che dà consenso alle mafie, dall'altra l'attivismo civico di chi vuole trasparenza e giustizia. Grande attenzione per le collusioni dei "colletti bianchi" con la camorra: la borghesia camorrista, composta da professionisti e amministratori pubblici, che fornisce la vera base del potere criminale. Una lotta impari, infinita, da qui il titolo del volume: come la tela di Penelope, la lotta alla mafia è un'opera di tessitura costante, che viene spesso frustrata dalla sfilatura dell'arazzo che costringe i magistrati a ricominciare tutto daccapo.

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