Operazione contro la ‘ndrangheta: sottratti 70 milioni di euro alle cosche
Grande colpo inferto alla ‘ndrangheta nell'operazione "Minotauro" dai carabinieri di Torino: sono 142 le persone arrestate e per oltre 153 è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare nelle province di Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria. Quest'avvenimento forse confermerà le parole del procuratore capo della procura di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, che qualche mese fa ha definito la Calabria come "la capitale della mafia".
L'operazione è stata effettuata dopo le dichiarazioni del boss Rocco Marando, fratello del super latitante Pasquale ed è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Torino, che ha impegnato circa 1.300 militari, tra finanzieri, carabinieri e polizia locale. Gli affiliati arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione ed altri reati.
L'organizzazione criminale calabrese, che secondo alcuni è la più potente in Italia, era stata già duramente colpita nel mese di marzo con molti arresti e ordinanze di custodia cautelare emessi a carico degli affiliati. Allora come oggi, emersero i forti interessi della malavita organizzata all'estero e in altre regioni d'Italia, con lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Bordighera e molti arresti in Lombardia. Come la presenza della ‘ndrangheta al Nord sia sempre più avvolgente lo ha anche dichiarato Pietro Grasso, il procuratore nazionale antimafia, che, nel commentare l'operazione, ha sottolineato che la direzione strategica dell'organizzazione criminale rimane comunque la Calabria.
Oltre agli arresti e alle ordinanze di custodia cautelare, sono state sequestrate anche 127 tra ville, appartamenti e terreni, 10 aziende, più di 200 conti correnti e diverse cassette di sicurezza in Piemonte, Lombardia, Liguria e Calabria, il tutto per un valore stimato di 70 milioni di euro. A guidare le operazioni sono stati i reparti della Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con le unità speciali dello Scico di Roma.