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Operata per un cancro alla tiroide mentre è incinta, dopo cinque mesi diventa mamma: la storia di Federica

È diventa mamma dopo un complesso intervento di rimozione di un tumore alla tiroide, realizzato quando era al quarto mese di gravidanza. La paziente si chiama Federica, ha 37 anni e ha da poco dato alla luce il suo bimbo, Renato. La donna era stata operata a ottobre per un carcinoma papillare molto aggressivo all’ospedale Mauriziano di Torino.
A cura di Eleonora Panseri
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È diventa mamma dopo la rimozione, al quarto mese di gravidanza, di un tumore alla tiroide. La paziente si chiama Federica, 37enne torinese, e ha dato alla luce il suo bambino dopo che a ottobre era stata operata per un carcinoma papillare della tiroide molto aggressivo all’ospedale Mauriziano di Torino.

Cinque mesi dopo, sempre presso l’ospedale Mauriziano di Torino, è diventata mamma di Renato, venuto alla luce dopo una gravidanza perfettamente a termine. “È andato tutto alla perfezione e siamo davvero felici”, hanno detto i genitori del piccolo con attorno medici, ostetriche ed infermieri che hanno accompagnato il loro lungo percorso in ospedale.

"Il carcinoma papillare della paziente era molto aggressivo, una condizione molto rara per questo tipo di tumore – ha spiegato il dottor Maurilio Deandrea (Direttore di Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del metabolismo del Mauriziano – Di fronte a segni di evoluzione tanto rapidi è stato perciò necessario intervenire chirurgicamente, nonostante la paziente fosse in stato di gravidanza".

Il piccolo Renato insieme a mamma, papà e a tutto il team medico che si è occupato dell'intervento.
Il piccolo Renato insieme a mamma, papà e a tutto il team medico che si è occupato dell'intervento.

Come precisato dal chirurgo Giovanni Canale, responsabile della struttura di Chirurgia della tiroide del Mauriziano: "È stato un intervento complesso in quanto il tumore era molto esteso ed i linfonodi che abbiamo rimosso erano molto grossi e vicini al polmone. L’operazione è perfettamente riuscita e la paziente non ha riportato nessuna delle complicanze, come disfonia o ipocalcemia, che possono accompagnare questo tipo di intervento".

Altrettanto bene se l’è cavata il piccolo, monitorato in sala operatoria dal le dottoresse Patrizia Paluan ed Elena Conti della Anestesia e Rianimazione generale del Mauriziano, nonché dall’ostetrica Costanza Sacco, che ha seguito l’intera gravidanza di mamma Federica.

"Nel corso dell’intervento abbiamo utilizzato il monitoraggio intraoperatorio del nervo ricorrente (IONM), una tecnica che facilita l’identificazione e la dissezione del nervo laringeo ricorrente e permette di verificarne l’integrità funzionale durante l’intervento", ha aggiiunto la dottoressa Alessandra Caracciolo dell’équipe di Chirurgia della tiroide, che ha eseguito la complessa operazione e che ha poi seguito con grande partecipazione l’intero percorso ospedaliero di una paziente tanto particolare. A lei e a tutto il team di lavoro ha anche dedicato un lungo post di ringraziamento su Facebook.

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"Desideriamo ringraziare dal profondo del cuore tutto il personale del Mauriziano che ci ha assistito in questi nove mesi – dice in conclusione mamma Federica – Siamo stati coccolati in ogni momento del percorso e ci siamo sempre sentiti in famiglia. Ci portiamo a casa ricordi importanti, talvolta legati a situazioni difficili, ma che abbiamo sempre potuto vivere con serenità grazie alla professionalità ed all’umanità di chi ci è stato accanto. Il momento più emozionante? Quando mi hanno fatto sentire il battito di Renato al mio risveglio dopo l’intervento di ottobre. Non lo dimenticherò mai".

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