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Operata per togliere l’appendice, ma dopo l’intervento c’è ancora: paziente denuncia l’equipe medica

Paziente di 45 anni denuncia i medici che dovevano sottoporla a intervento chirurgico per rimuovere l’appendice in seguito a un’appendicite. L’equipe di dottori, infatti, non avrebbe effettuato l’operazione, rimuovendo invece solo tessuto adiposo e coaguli. L’infiammazione si è ripresentata poco tempo dopo l’intervento.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Una donna di 45 anni ha denunciato alla Procura di Forlì i medici che avrebbero dovuto operarla per rimuovere l'appendice presso l'ospedale Bufalini di Cesena. Secondo quanto raccontato dalla donna, dopo essere stata ricoverata per essere sottoposta a un'operazione chirurgica, la 45enne è stata prima vittima di un errore medico in sala operatoria e poi, nei giorni successivi, è stata dimessa senza che nessuno ponesse rimedio allo sbaglio. Nei giorni immediatamente successivi all'operazione, la donna ha continuato a lamentare dolori lancinanti e ulteriori problemi di salute che la rimozione dell'appendice avrebbero dovuto risolvere.

La paziente, infatti, avrebbe dovuto essere operata per risolvere un'appendicite con la rimozione dell'organo ma quest'ultima non è mai stata rimossa. 

Del caso si occupa la pm Laura Brunelli. La paziente, assistita dall'avvocata Chiara Rinaldi del foro di Bologna, ha presentato tutte le consulenze tecniche del medico legale Donatella Fedeli e del chirurgo Saverio Pianalto che hanno esaminato la sua situazione medica.

Dopo il primo ricovero per appendicite con conseguente operazione, la 45enne ha continuato ad avere dolori. Sono seguiti esami e ricoveri, fino a fine marzo, quando la donna ha deciso di rivolgersi all'ospedale di Forlì dove a metà aprile i medici hanno deciso di sottoporla a un nuovo intervento per asportare definitivamente l'appendice. La prima volta, infatti, erano stati tolti in sala operatoria solo il tessuto adiposo e i coaguli. La denuncia segnala l'errore nell'intervento di routine e l'inerzia successiva, quando l'infiammazione è tornata, causando ulteriore dolore alla 45enne.

Il secondo intervento, resosi necessario per salvare la vita alla paziente, è stato più invasivo e ha causato altre sofferenze alla paziente, con problematiche che la donna lamenta ancora oggi.

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