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Operaio si amputa le mani in un incidente sul lavoro: reimpiantate con successo all’ospedale di Verona

Straordinaria operazione all’Aoui di Verona dove i medici sono riusciti a reimpiantare entrambe le mani a un paziente che le aveva perse in un incidente sul lavoro. L’intervento è durato sette ore e mezza ed è stato realizzato da due équipe di chirurghi che hanno lavorato in contemporanea e con rapidità. Si tratta del quinto caso in tutto il mondo.
A cura di Eleonora Panseri
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Seduti da sinistra: Massimo Corain, Manuela Lanzarin, Marco Callisto Bravi e Alberto Garofano.
Seduti da sinistra: Massimo Corain, Manuela Lanzarin, Marco Callisto Bravi e Alberto Garofano.

Finora erano stati solo quattro i casi al mondo di reimpianto in contemporanea di due mani. Il quinto è avvenuto il mese scorso all'ospedale di Verona dove, nell’Uoc di Chirurgia della mano diretta dal dottor Massimo Corain, è stato portato a termine un intervento di successo durato sette ore e mezza.

L'operazione è avvenuta alcune settimane fa ma è stata resa nota solo dopo la dimissione del paziente, un operaio che aveva perso entrambe le mani in un incidente, mentre adoperava una macchina per la lavorazione del legno.

Alla conferenza stampa in cui è stata presentata erano presenti l'assessora alla Sanità e ai Servizi Sociali del Veneto, Manuela Lanzarin, il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Callisto Marco Bravi; il direttore dell'Uoc Massimo Corain e i medici presenti il giorno dell'intervento (Alberto Garofano, Mattia Giardini, Alan Casolla, Fabio Zoccatelli, Emanuele Bettini, Pietro Criveller).

Le operazioni di soccorso e l'intervento

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L'uomo era stato soccorso dal Suem 118 a Vicenza ed era stato subito trasferito in sala operatoria a Borgo Trento.  Sono state attivate anche procedure particolari per il trasporto delle due mani amputate, che, come per gli organi da trapiantare, sono state conservate in contenitori appositi con il ghiaccio.

L'amputazione bilaterale in medicina viene definita "un'emergenza tempo-dipendente", che richiede un alto livello organizzativo proprio per l'eccezionalità dell'azione in simultanea sulla destra e sulla sinistra. In sala operatoria erano presenti due équipe e quattro microchirurghi che per sette ore e mezza hanno operato in simultanea sui due arti.

Il paziente è rimasto ricoverato quattro settimane presso la struttura veronese, per le cure necessarie alla buona riuscita dell'intervento, anche per il rischio di complicanze vascolari o infettive. Ora affidato ad un reparto di rieducazione funzionale per uno speciale recupero della funzionalità delle mani.

L'ospedale: "Intervento eccezionale, tutta la catena ha funzionato perfettamente"

Da sinistra, il dott.Massimo Corain, l'assessora Manuela Lanzarin, il dott. Callisto Marco Bravi e il dott. Alberto Garofano.
Da sinistra, il dott.Massimo Corain, l'assessora Manuela Lanzarin, il dott. Callisto Marco Bravi e il dott. Alberto Garofano.

Come ha spiegato il direttore dell'unità, il dottor Corain, “l’intervento di cui parliamo è eccezionale per la sua bilateralità e per la tempestività con la quale si è mosso l’intero sistema. Nei casi di lesioni alla mano è fondamentale la celerità, non si può attaccare prima un arto e poi l’altro perché si avrebbe il deterioramento dei tessuti, e soprattutto non si può attaccare un arto dopo che è stato esposto all’aria per 3/4 ore. Bisogna intervenire subito".

Anche uno dei membri dell'équipe che ha operato il paziente, il dottor Garofano, ha confermato l'ottimo funzionamento di “tutta la catena". "Dall’infortunio all’arrivo nella nostra sala operatoria è passata solo un’ora e mezza. In tanti anni di lavoro non avevo mai visto un caso simile”, ha spiegato.

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