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Operaio schiacciato da una ralla nel porto di Genova: 7 indagati per la morte di Giovanni Battista Macciò

Ci sono 7 indagati per la morte di Giovanni Battista Macciò, il portuale di 52 anni schiacciato contro un container in porto a Genova da una ralla guidata da un collega. Oltre al conducente del mezzo, nel registro sono stati iscritti anche il console della Culmv e cinque membri del Psa-Vte di Voltri.
A cura di Eleonora Panseri
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Ci sono 7 indagati per la morte di Giovanni Battista Macciò, il portuale di 52 anni schiacciato contro un container in porto a Genova da una ralla guidata da un collega.

Oltre al conducente del mezzo, Patrizio Randazzo, nel registro degli indagati sono stati iscritti anche Antonio Benvenuti, console della Culmv (la Compagnia unica lavoratori merci varie), e cinque membri del Psa-Vte di Voltri.

L'iscrizione nel registro degli indagato del console, del general manager di Psa Roberto Goglio e di altri membri del terminal, come Paolo Casali, head of services di Psa Genova Services, e Marco Ferrari, direttore Ingegneria e ingegneria civile Psa Italy Services, è considerato atto dovuto per poter svolgere l'autopsia sul corpo di Macciò.

Dovrà essere disposta anche una perizia per verificare la manutenzione delle ralle sequestrate sia per ricostruire l'esatta dinamica dell’incidente. Iscrivendoli nel registro, gli indagati avranno modo di nominare anche dei propri consulenti tecnici, oltre a quelli nominati dalla Procura, che partecipino allo svolgimento degli accertamenti investigativi.

Giovanni Battista Macciò
Giovanni Battista Macciò

Sulla base di una prima ricostruzione, sembra che il 52enne stesse controllando i sigilli di un container tra due ralle quando è stato investito e ucciso. Un collega di 46 anni alla guida del mezzo è stato sbalzato fuori, riportando un trauma cranico e alla colonna.

Gli inquirenti hanno acquisito le immagini delle telecamere in porto e in un video, pubblicato dai media, si vede la ralla cambiare direzione improvvisamente, impattando sull'altro mezzo, travolgendo e uccidendo l'operaio

Giovanni Battista Macciò, era residente a Castiglione Chiavarese, era sposato e aveva un figlio. "È sempre stato un grande lavoratore, sempre pronto a dare una mano", lo ha ricordato il sindaco Giovanni Collorado.

L'operaio faceva parte del Comitato Parenti Vittime del Ponte Morandi, che subito dopo la tragedia ha pubblicato un lungo messaggio in sua memoria.

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