Operaio perde lavoro e casa: i suoi concittadini gliela ricomprano
Si chiama Tomasino, è un operaio di 56 anni sposato e con due figli che vive a Tula, in provincia di Sassari, e la sua è una storia di solidarietà e amicizia bellissima: dopo aver perso il lavoro, e nell'impossibilità di sostenere il pagamento delle rate del mutuo, l'uomo è rimasto anche senza casa, il frutto di anni e anni di sacrifici. A quel punto però sono scesi in campo i suoi concittadini, che dopo aver fatto una "colletta" hanno ricomprato l'immobile e gliel'hanno restituito dopo il pignoramento da parte della banca erogatrice del finanziamento. La storia di Tomasino e della sua comunità è un esempio di solidarietà in tempi dominati dall'egoismo.
Le disavventure dell'operaio sono arrivate al culmine all'inizio del 2019. Dopo aver perso il lavoro l'uomo, in grande difficoltà, ha deciso di rivolgersi ai servizi sociali. Il sindaco di Tula Gino Satta è stato uno tra i primi a muoversi e si è rivolto direttamente ai cittadini e alle associazioni. "Facciamo tutti qualcosa per salvare la casa dell'operaio Tomasino". La risposta all'appello del primo cittadino è sorprendente e commovente: associazioni, chiesa e comitati dei festeggiamenti si sono subito attivati con determinazione nella raccolta dei fondi. L'ultima asta del tribunale era fissata al prezzo di 27.000 euro.
La somma di denaro è stata raccolta a tempo di record con lotterie, sottoscrizioni e grazie al ricavato delle sagre. La casa è stata ricomprata dai cittadini di Tula e donata al vecchio proprietario. Tomasino e la sua famiglia sono quindi potuti rientrare tra quelle mura, per cui hanno tanto sudato. Gino Satta, sindaco della cittadina sarda, è orgoglioso della sua comunità "È stata una mobilitazione straordinaria, noi come amministratori abbiamo cercato, in maniera discreta, di sollevare il problema. Tutti si sono impegnati ed in pochi mesi si è raggiunta la cifra per salvare la casa di Tomasino".