ONU: “Nel 2022 record di gas serra. Come 5 milioni di anni fa, quando il mare era 20 metri più alto”
Nonostante gli appelli della comunità scientifica internazionale la concentrazione di gas serra nell'aria ha raggiunto nuovi livelli record. Nel 2022, infatti, l'anidride carbonica ha toccato il picco di 417,9 parti per milione (ppm), un valore mai raggiunto in precedenza e 2,2 ppm più alto dell’anno precedente (+0,53%). Lo ha reso noto oggi a Ginevra l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), agenzia dell'ONU. Per ritrovare valori simili – hanno spiegato gli esperti – bisognerebbe tornare ad periodo tra i 3 e i 5 milioni di anni fa, ha detto la WMO. A quel tempo la temperatura media era però più alta di 2-3 gradi, e il livello dei mari superiore di 10-20 metri.
"Nonostante decenni di avvertimenti da parte della comunità scientifica, nonostante migliaia di pagine di rapporti e decine di conferenze sul clima ci stiamo ancora muovendo nella direzione sbagliata", ha dichiarato il capo del WMO Petteri Taalas. L’attuale livello di CO2, ha proseguito Taalas, "porterà entro fine secolo ad un aumento della temperatura di gran lunga superiore all’accordo di Parigi. Ciò significa un aumento dei fenomeni meteorologici estremi, tra i quali caldo e precipitazioni intense, scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello del mare, temperatura e acidificazione degli oceani. I costi socioeconomici e ambientali aumenteranno. Dobbiamo ridurre urgentemente il consumo di combustibili fossili".
Oltre all'anidride carbonica anche le concentrazioni degli altri due principali gas serra, metano e protossido di azoto, sono aumentate notevolmente. I livelli di gas serra continueranno a crescere fino a quando le emissioni non saranno ridotte fino allo zero netto, il che significa che anche il riscaldamento globale e gli impatti delle condizioni meteorologiche estreme aumenteranno. Tuttavia, sempre secondo il report del WMO, i Paesi non riescono a realizzare la stragrande maggioranza delle politiche necessarie per ridurre le emissioni, malgrado i progressi sulle energie rinnovabili e sulle auto elettriche. Il dossier dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha ricordato, ad esempio, che il carbone dovrebbe essere ridotto a un ritmo sette volte più veloce rispetto a quanto sta accadendo.