Omicidio Yara, simulò minacce ed aggressioni: la sorella di Bossetti patteggia in Tribunale
Ha patteggiato 16 mesi, con la pena sospesa, per simulazione di reato Laura Letizia Bossetti, 47 anni e sorella gemella di Massimo, in carcere perché accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio a Brembate di Sopra. La donna, infatti, aveva denunciato due presunte aggressioni che diceva di aver patito a Terno d’Isola tra l’agosto e il settembre 2014, nel clou dell’indagine sul fratello e, stando al suo racconto, gli attacchi alla sua persona sarebbero avvenuti proprio per questo motivo. Tutti episodi, però, smentiti dai video delle telecamere comunali dei luoghi dove secondo la donna si sarebbero svolti i fatti. Altre tre presunte aggressioni, che sarebbero accadute fra il 17 settembre 2014 e il 23 febbraio 2015 (due in casa, una per strada), sono state stralciate: due fascicoli archiviati, il terzo ancora aperto.
Gli accertamenti delle forze dell’ordine, però, non hanno portato a nulla e Laura Letizia è stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di simulazione di reato. "Patteggiare — ha puntualizzato il suo avvocato Benedetto Maria Bonomo — non è un’ammissione di colpa. È stata la scelta più opportuna, dal momento che la famiglia esce da un lutto recente e ha già affrontato un lungo processo. Dimostrare che i fatti siano avvenuti nel tratto non coperto dalla telecamere sarebbe stato complesso".