Omicidio Vanessa Ballan, il collega della donna: “Fandaj veniva al supermercato 4 volte in una mattinata”
"Nell'ultimo periodo ci aveva detto che aveva paura. Ad ottobre ci aveva detto che era andato a fare la denuncia per stalking". La testimonianza al Corriere della Sera del collega di Vanessa Ballan, la donna uccisa a Riese Pio X (Treviso) da Bujar Fandaj, 41 anni, con cui aveva avuto una relazione. Dopo la fine della storia la donna, incinta di qualche mese e madre di un bambino di 5 anni, lo aveva denunciato per stalking.
"Lui veniva qui spesso. Magari lo faceva con la scusa di prendere anche solo una cosa, c'era dei giorni in cui lo vedevamo anche quattro volte in una mattinata. Lei ovviamente reagire infastidita e nell'ultimo periodo aveva paura", spiega l'uomo impegnato all'Eurospin di Castelfranco Veneto, dove Vanessa lavorava come commessa fino a poco tempo fa, prima di scoprire la gravidanza.
Come confermato anche dal procuratore capo di Treviso, Marco Martani, nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a proposito degli sviluppi del femminicidio consumatosi ieri, vittima e carnefice avevano avuto un flirt, cominciata nel 2022 e terminata nell'estate del 2023. Lui, però, non voleva interromperla, così ha cominciato a perseguitare la donna con minacce e ricatti.
Dopo la denuncia la situazione sembra però tornare alla normalità. Secondo Il Corriere del Veneto, infatti, pare che il kosovaro si fosse tranquillizzato, questo dopo una perquisizione dei carabinieri in casa sua. Il giorno dopo la presentazione della querela era stato perquisito anche il cellulare dell'uomo, in cui sono stati effettivamente trovati dei video che il 41enne avrebbe usato per ricattare Vanessa.
La procura non avrebbe comunque emesso alcuna misura cautelare nei suoi confronti perché in attesa delle indagini dei due telefoni, anche quello della donna che nel frattempo aveva cancellato tutti i messaggi ricevuti dall'uomo per paura di essere scoperta dall'attuale compagno. Tuttavia quando le minacce si sono fatte troppo opprimenti, la ragazza ha raccontato tutto al marito, Nicola Scapinello, che "l’ha sostenuta in questo, sono andati insieme in caserma e ha reso dichiarazioni sulla parte di cui era a conoscenza".