Omicidio Torremaggiore, la madre sopravvissuta: “Mio marito è un mostro, abusava di Jessica”
“Stavamo tutti quanti dormendo a quell’ora. Lui quella notte non lavorava, era di riposo. Non l'ho sentito uscire, ma l'ho visto rientrare. Ha preso il bambino con il coltello in mano e lo voleva ammazzare”, così Tefta Manaj, la donna sopravvissuta all'aggressione del marito, Taulant, che ha ucciso la figlia 16enne Jessica, e il vicino di casa Massimo De Santis.
Dal letto di ospedale dove è ricoverata, a causa delle ferite riportate dopo che il 45enne l'ha colpita con diverse coltellate, ha rilasciato un'intervista esclusiva sul canale News 24 Albania, durante la quale ha raccontato alcuni momenti di quanto accaduto nella casa di Torremaggiore dove la famiglia Malaj viveva: al contrario di quanto riferito dagli avvocati dell'uomo, che è stato arrestato subito dopo il duplice omicidio, Taulant avrebbe tentato di uccidere anche il figlio di 5 anni, che sarebbe stato salvato proprio dalla madre.
“Io mi sono buttata per salvarlo – ha proseguito la donna nel suo racconto – il bambino dormiva nel suo lettino, attaccato al letto matrimoniale, nella stanza, a quel punto lui ha dato tanti colpi di coltello a me, non mi ricordo quanti, ma ha accoltellato me”. La donna racconta anche dei drammatici momenti successivi all'aggressione quando l'uomo ha ripreso la scena col cellulare.
Ha preso il bambino con il coltello in mano e lo voleva ammazzare
“Faceva video mentre dava calci e pugnalate con il coltello – le parole di Tesla ancora sofferente – mia figlia dormiva, ha sentito dei rumori e si è alzata, lui a nostra figlia non l'ha mai voluta”. Proprio in merito a Jessica la donna ha aggiunto dei particolari che rendono la vicenda ancora più drammatica. Sembra infatti che l'uomo avesse molestato la figlia in passato.
“Mio marito era un mostro – ha proseguito dal letto di ospedale – aveva abusato di Jessica e lei non parlava più al padre da due anni. Non solo le ha rovinato la vita ma l'ha anche uccisa”. Gli episodi sarebbero stati diversi, ma Tesla non avrebbe denunciato il marito per vergogna: “La toccava, è successo spesso”.
Intanto questo pomeriggio è avvenuto l'incontro tra la donna e il figlio che è stato accompagnato nella stanza del Policlinico di Foggia, dove Tefta è ricoverata a causa delle ferite inferte dal marito: è stato accompagnata dalla sorella della donna e dalla sorella dell'assassino che, da sabato si occupa del nipote. Alla vista del figlio la donna lo ha abbracciato, scoppiando a piangere.