Omicidio Torremaggiore, il killer alla moglie nel video dopo la strage: “Non ti uccido, devi soffrire”
Tefta Malaj è per il momento ricoverata in una stanza del reparto di chirurgia generale dell'ospedale di Foggia. Non è in pericolo di vita, ma è profondamente turbata. Già nella giornata di ieri i carabinieri avrebbero voluto interrogare la 39enne per ricostruire la dinamica della strage compiuta dall'ex compagno Taulant, che ha ucciso la figlia di 16 anni Jessica e il barista di Torremaggiore Massimo De Santis, ma le sue condizioni di salute non lo hanno consentito. L'interrogatorio non si svolgerà prima di venerdì e la donna potrà raccontare davanti agli inquirenti quanto accaduto nella notte del duplice omicidio.
Secondo quanto ricostruito finora, la donna si sarebbe salvata dopo che la figlia adolescente si è frapposta tra lei e il killer. Stando alle prime informazioni fornite dopo il delitto, sembrava infatti che la 39enne fosse sopravvissuta per miracolo, ma le nuove evidenze investigative mostrerebbero una seconda possibile versione dei fatti.
Cosa ha detto Taulant Malj nel video dell'omicidio
Il killer, infatti, potrebbe aver cambiato idea dopo il sacrificio della primogenita, cercando di uccidere i figli per infliggere un dolore ancora più grande alla compagna ferita. Nel filmato girato in quegli attimi di orrore, Taulant avrebbe detto alla donna di volerla condannare alla sofferenza. "Non ti uccido – avrebbe detto in albanese nelle immagini ora nelle mani degli investigatori – perché devi sopravvivere e provare tutto il dolore che hai causato a me". La donna, ferita da 6 coltellate, avrebbe invece continuato a chiedere disperata il perché della violenza.
In un secondo momento del video shock, l'uomo ha poi iniziato a cercare in giro per casa anche il secondo figlio di appena 5 anni. "Ti uccido anche l'altro bambino" avrebbe continuato a ripetere Taulant nelle registrazioni agghiaccianti realizzate poco prima dell'arresto. Fortunatamente, però, il piccolo è riuscito a sopravvivere nascondendosi dietro il divano del salotto.
"Non so perché ho fatto il video con il cellulare", questo è quanto avrebbe dichiarato davanti ai pm il 45enne. Malaj avrebbe inviato il filmato anche a un connazionale che vive al nord dopo la mattanza. Durante l'interrogatorio, ha detto di aver agito perché convinto che la moglie avesse una relazione extraconiugale.
Chi era Tefta Malaj, sopravvissuta al tentato omicidio del marito
Tefta lavorava saltuariamente come badante presso le abitazioni di alcuni anziani di Torremaggiore, ma principalmente svolgeva l'attività di casalinga per occuparsi dei figli. Secondo i vicini, la 39enne è sempre stata una persona tranquilla e riservata, innamorata dei due figli. "Una brava signora – racconta una vicina alla stampa -. Non abbiamo mai sentito litigi provenire dalla sua abitazione, la incontravamo quando andava a fare la spesa e ci sembrava tranquilla. Scambiavamo solo un saluto di cortesia".
Secondo alcuni conoscenti, la 39enne era molto affezionata alla sua primogenita. "Era legatissima a Jessica, le due erano molto in sintonia, c'era un amore particolare. Lei non le aveva mai dato alcun problema: studiava ed era bravissima". Nessuno dei vicini ha parlato di evidenti problemi familiari. "Spesso la vedevamo uscire con il marito. Non sappiamo davvero nulla di questa vicenda" hanno sottolineato.
"Chiediamo rispetto e silenzio per le famiglie che stanno affrontando questo dolore – ha affermato il sindaco di Torremaggiore, Emilio di Pumpo -. È un'intera città sconvolta. Proclameremo il lutto cittadino per i funerali di Jessica e di Massimo De Santis per favorire un momento di riflessione su quanto successo.