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Omicidio-suicidio Venaria: il delitto annunciato su Facebook, rubata l’arma per uccidere la moglie

Omicidio-suicidio sabato a Venaria, comune alle porte di Torino. Antonino La Targia ha fatto fuoco in strada contro Maria Masi, da cui si stava separando, e poi si è ucciso. Per il delitto ha usato un’arma detenuta illegalmente. Sembra che l’uomo, su Facebook, avesse velatamente anticipato le sue intenzioni.
A cura di Susanna Picone
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Almeno sei colpi d’arma da fuoco contro la ex compagna, da cui si stava separando, e poi un colpo contro se stesso, per togliersi la vita. L’omicidio-suicidio si è consumato nella serata di sabato al civico 150 di via Druento di Venaria, comune alle porte di Torino, dove Antonino La Targia, 46 anni, ha fatto fuoco contro Maria Masi, che avrebbe compiuto 42 anni fra qualche giorno. I due, genitori di due ragazzi di 11 e 14 anni, si stavano separando. La Targia, secondo quanto ricostruito, ha ucciso la moglie a colpi di pistola dopo averla incontrata in strada nei pressi dell’Allianz Stadium e poi è tornato a casa e si è sparato alla testa. Sembra che l’uomo, su Facebook, avesse velatamente anticipato le sue intenzioni: come accaduto qualche giorno fa con Claudio Baima Poma, il papà di Rivara che ha ucciso il figlioletto prima di suicidarsi dopo aver scritto un lungo post, anche “Tony” aveva affidato un messaggio ai social prima del delitto. "Mi è sembrato di vivere in un film, ora quel film è finito", messaggio che letto dopo l’omicidio assume un significato diverso. Sembra comunque che l’omicida, che da qualche anno era costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente, avesse minacciato in passato la moglie, tanto che i parenti della donna avevano attivato un Codice rosso, provvedimento che rende più rapida l'instaurazione del procedimento penale e l'eventuale adozione di provvedimenti di protezione delle vittime.

"Abbiamo sentito dei colpi, abbiamo pensato fossero petardi. Soltanto qualche minuto dopo ci siamo resi conto di quello che era capitato", le parole di alcuni testimoni ai carabinieri intervenuti sul luogo del delitto. Antonino La Targia e Maria Masi vivevano nel Torinese coi due figli minori che da qualche settimana la donna, infermiera al centro dialisi dell'ospedale Cto di Torino, aveva portato con sé a casa dei nonni. I carabinieri stanno cercando di stabilire perché i due si siano visti ieri sera: a quanto ricostruito, La Targia ha ucciso la moglie vicino alla sua auto. Forse c'è stato l'ennesimo litigio, perché quando lei è salita sulla vettura, probabilmente per andare via, lui ha estratto la pistola e le ha scaricato addosso diversi proiettili. Nella Dacia Duster della donna sono stati trovato nove bossoli. Una volta nell'appartamento, l'uomo si è sparato un colpo alla tempia. In un cassetto nella sua abitazione i militari hanno trovato anche una ventina di proiettili inesplosi.

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