Omicidio-suicidio fratelli Baltieri a Verona: “Città sbigottita ma vicina ai genitori”
Sabato sera scorso, Patrizio ed Edoardo Baltieri, di 28 e 24 anni, sono morti, secondo le prime ricostruzioni in quello che sembra essere un omicidio-suicidio. "La città è sbigottita dall'evento ma allo stesso tempo è vicina ai genitori e ai familiari dei ragazzi", spiega l'assessore alla sicurezza Stefania Zivelonghi.
Un dolore immenso per il padre dei due ragazzi che sabato sera, sopraggiunto a casa, si è ritrovato i corpi dei suoi due figli senza vita. Secondo le prime ricostruzioni, il fratello maggiore, Patrizio, che legalmente deteneva in casa una pistola ed un fucile, avrebbe prima ucciso in salotto suo fratello con tre colpi di pistola e poi si sarebbe suicidato con il fucile.
Una tragedia nella tragedia. La famiglia, solamente cinque anni prima, aveva già perso il fratello maggiore a causa di una malattia. Nel quartiere dove vive la famiglia Baltieri, regna un ossequioso silenzio. "L'amministrazione, il sindaco e la città tutta stanno seguendo la vicenda con molta attenzione", spiega l'assessore alla sicurezza Stefania Zivelonghi.
"Per quanto ci è possibile sapere, ovviamente, in coordinamento con gli organi investigativi preposti, stiamo seguendo la vicenda", continua l'assessore. Resta però il dato amaro della spiacevole e drammatica vicenda: "Tutta la città, sbigottita da quest'evento, si stringe attorno alla famiglia e ai genitori in attesa di capire meglio la dinamica".
C'è voglia di guardare oltre a questo tragico evento. Mentre la Procura cerca di fare chiarezza sulle cause, la città si risveglia disorientata di fronte a tanto dolore.
C'è la volontà di stare vicini alla famiglia di Patrizio ed Edoardo. Il cordoglio prima di ogni altra cosa. "Troveremo le modalità, non appena sarà fatta chiarezza, per stare vicini alla cittadinanza in questo momento", conclude l'assessore Stefania Zivelonghi.