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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Omicidio Sarah Scazzi, nessuno sconto per Sabrina Misseri: non avrà permessi premio

Nessuno sconto per Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo per l’omicidio di Avetrana della cugina Sarah Scazzi. A confermarlo il suo avvocato, Franco Coppi, in un’intervista televisiva. L’avvocato ha parlato anche del rapporto di Sabrina col padre Michele Misseri: “Prova solo pietà e compassione”.
A cura di Susanna Picone
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A Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi, non verranno accordati permessi premio. A dirlo il suo legale, l’avvocato Franco Coppi, che in un’intervista su Rai1 alla trasmissione “Storie Italiane” ha spiegato che i permessi premio non arriveranno in quanto non sono maturati ancora i dieci anni. “Alla Misseri – ha aggiunto l’avvocato – non sono stati ancora riconosciuti quei famosi sconti di 45 giorni ogni 6 mesi e quindi, allo stato, non è nelle condizioni di poter usufruire di alcun permesso”. L’avvocato Coppi ha parlato anche della vita in carcere di Sabrina Misseri e del suo rapporto col padre Michele. “Nei confronti del padre non prova neanche risentimento – ha spiegato l’avvocato – prova soltanto pietà e compassione. Naturalmente, voi potete capire, quale sia il suo stato d’animo di fronte a un padre che l’ha accusata, come lei ritiene e anche io ritengo, ingiustamente”.

Il ricorso alla Corte Europea – Dopo l’ammissibilità notificata dalla Corte Europea dei Diritti Umani sul ricorso presentato dalla difesa, e sui cui ancora non c’è stata sentenza, l’avvocato della Misseri ha infine chiarito che nell’ipotesi in cui Strasburgo dovesse riconoscere che sono stati consumate violazioni dei diritti della difesa, si porrà poi in Italia il problema di una riapertura del procedimento. “È chiaro – ha quindi concluso il legale – che puntiamo a questo, non ci interessa affatto una condanna dell’Italia al risarcimento dei danni”.

Il caso Scazzi ad Avetrana e le condanne dei suoi familiari – L’omicidio di Sarah Scazzi, adolescente di Avetrana (Taranto), è avvenuto il 26 agosto del 2010. La cugina Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano sono state condannate all’ergastolo. Il padre di Sabrina e zio di Sarah, Michele Misseri, è stato invece condannato definitivamente a otto anni di carcere per la soppressione del cadavere della nipote.

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