Omicidio Sarah Scazzi, Michele Misseri libero fra pochi giorni. Il sindaco: “No a turismo del macabro”
"La nostra comunità è serena, non percepisco paura o timore rispetto a questa vicenda": a parlare della scarcerazione di Michele Misseri, uno dei familiari di Sarah Scazzi condannato dopo l’omicidio della 15enne, è il sindaco di Avetrana Antonio Iazzi, anche docente dell’Università del Salento.
Parlando con Lapresse, il sindaco ha commentato la notizia secondo cui a giorni – secondo alcune indiscrezioni potrebbe accadere già il prossimo 11 febbraio – lo zio della giovane vittima uscirà dal carcere dopo aver scontato otto anni di reclusione. "Vorrei che fossimo ricordati per altro e non per la vicenda del 2010", ha aggiunto Iazzi, che auspica si possa evitare "il ripetersi del turismo del macabro", così come accadde subito dopo l’omicidio di Sarah.
"Preferirei che non ci fosse troppa enfasi mediatica rispetto alla vicenda Misseri, per evitare il ripetersi del turismo del macabro, così come accadde nel 2010, nell’immediatezza dei fatti", ha dichiarato il primo cittadino di Avetrana. "Ad ogni modo, non credo che si possano ripetere certe scene vissute all’epoca, tenuto conto del tempo trascorso. Ricordo che in quel periodo c’era gente che veniva da fuori provincia e persino regione per vedere la villetta di Avetrana", ha aggiunto.
Michele Misseri, che come confermato dal suo avvocato a Fanpage.it tornerà nella sua villetta ad Avetrana una volta libero, era stato condannato per aver occultato il cadavere della nipote, trovata senza vita in un pozzo il 26 agosto 2010. Per l’omicidio di Sarah Scazzi sono state condannate all’ergastolo la moglie e la figlia di Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente zia e cugina della 15enne. Entrambe hanno sempre rivendicato la propria innocenza, il contadino invece continua a ribadire di essere lui il responsabile della morte della nipote.
"A Cosima e Sabrina ha sempre scritto e inviato lettere, per tutto il tempo della sua detenzione. Non ha mai ricevuto risposta – ha detto l’avvocato La Tanza parlando di Misseri -. Ad Avetrana non ha più nessuno, ma lì c'è la sua casa e non ha un altro posto dove andare".