Omicidio Sarah: malore in carcere per Michele Misseri, portato in ospedale
Nella giornata di lunedì Michele Misseri, il contadino di Avetrana condannato definitivamente a otto anni di carcere per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi, è stato portato per accertamenti nell'ospedale di Lecce in seguito a un malore avvertito in carcere. Michele Misseri, a quanto si è appreso, in carcere avrebbe avvertito forti dolori al torace e per questo è stato portato in ospedale per essere sottoposto a esami cardiologici. Lo zio della ragazzina uccisa ad Avetrana nell’agosto del 2010 è arrivato in ospedale nel tardo pomeriggio di lunedì ed è stato accolto in una sala del pronto soccorso dedicata all'assistenza dei detenuti. I primi esami compiuti hanno escluso problemi cardiologici e sembra anche che il dolore toracico sia scomparso poco dopo. Infatti, come si legge sulle cronache locali, Misseri è stato dimesso già nella giornata di ieri e riportato nel carcere di Lecce dove è recluso dallo scorso febbraio, quando è diventata definitiva la condanna per soppressione di cadavere.
Il delitto di Sarah Scazzi ad Avetrana: condanna definitiva all’ergastolo per Sabrina e Cosima – Ad assassinare la ragazzina – secondo quanto accertato nel corso dei processi sull’omicidio di Sarah Scazzi – furono Cosima Serrano e Sabrina Misseri, moglie e figlia di Michele, entrambe condannate all’ergastolo. Michele Misseri da parte sua per tutti e tre i gradi di giudizio ha continuato a professarsi colpevole del delitto, nella speranza di scagionare sua moglie e sua figlia che a suo dire non avrebbero responsabilità nell’omicidio di Avetrana. Ma per i giudici Cosima e Sabrina hanno ucciso Sarah a causa di un risentimento personale mentre Michele, insieme col fratello Cosimo, ha cercato di far sparire il corpo. Fu proprio il contadino di Avetrana, qualche settimana dopo la scomparsa di Sarah, a far ritrovare il suo cadavere.