Omicidio Rovigo, tornano a scuola i figli di Rkia Hannaoui: vicino di casa indagato per concorso
Sono tornati a scuola i figli di Rkia Hannaoui, la giovane mamma di Ariano Polesine, in provincia di Rovigo, morta lo scorso 29 marzo dopo essere stata raggiunta da un proiettile in testa. Colpo che secondo quanto ricostruito dagli inquirenti sarebbe stato esploso proprio dal più piccolo dei due fratelli.
I due bambini, di 10 e 8 anni, stavano giocando con la pistola del vicino di casa quando si è verificata la tragedia, che la Procura di Rovigo ha sottolineato essere "frutto di condotta accidentale e non di condotta dolosa".
"Pianificheremo e presenteremo un percorso di supporto sociale per i due bambini", ha detto la sindaca del comune di Ariano Polesine, Luisa Beltrame, che ha spiegato che "i fratellini, dopo alcuni giorni di assenza, mi hanno confermato che sono tornati regolarmente a frequentare la scuola elementare del territorio. Nei prossimi giorni, andrò ad incontrarli con la famiglia e, supportata anche da un assistente sociale, illustreremo quelle che possono essere le azioni di sostegno per i due minori. Tutto ciò nella piena condivisione e disponibilità della famiglia".
La prima cittadina del comune del Polesine ha anche sottolineato che quello che è successo a questa famiglia "è una tragedia ed un dramma sotto molti punti di vista, che ha colpito anche tutti noi. Anche per questo auspico si possa trovare una condivisione per delle progettualità inclusive, sarà importante capire l’approccio e la possibilità di attuarle a sostegno dei due bambini. La comunità intera vuole essere vicina alla famiglia in questo difficile momento della loro vita".
Intanto, non si fermano le indagini. Dopo i risultati dell'autopsia sul cadavere della mamma e il ritrovamento nei terreni intorno alla sua abitazione di una pistola compatibile con il proiettile ritrovato nel suo cranio, la Procura "procede per accertare responsabilità colpose di terzi in ordine a quanto accaduto in dipendenza della omessa custodia dell’arma con relativi proiettili", mentre "la posizione dei familiari minori, non imputabili, sarà sottoposta al vaglio del Tribunale dei minori".
Ed, infatti, è appena arrivata la notizia che risulta indagato per concorso in omicidio colposo Giacomo, l'anziano vicino di casa della donna. All'uomo, 81 anni, come riferisce Il Corriere del Veneto, è stato notificato un avviso di garanzia dai carabinieri. All'accusa di concorso in omicidio colposo si aggiunge anche la violazione dell'articolo 20 bis della legge 110 che punisce l'omessa custodia delle armi: era sua l'arma del delitto.
Nessuna novità, invece, per quanto riguarda i funerali di Rkia. I familiari avrebbero voluto portare la salma in Marocco, suo Paese d'origine, ma il corpo è ancora a disposizione dell'autorità giudiziaria.