Omicidio Rosboch: parte dei soldi della truffa investiti in bitcoin
Almeno una parte dei 187mila euro della truffa a Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte – in provincia di Torino – assassinata da un suo ex allievo, Gabriele Defilippi, sarebbe stata investita in bitcoin. E' quanto risulta da una parte dei messaggi scambiati via internet consegnati dalle autorità statunitensi alla Procura di Ivrea. I soldi erano stati chiesti con la promessa, fasulla, di un investimento immobiliare in Francia, ma sarebbero stati reinvestiti in bitcoin. I messaggi erano stati cancellati dopo il delitto dell'insegnante per il quale Gabriele Defilippi e il suo complice e amante, Roberto Obert, sono stati condannati con rito abbreviato rispettivamente a 30 anni e a 19 anni dal Tribunale di Ivrea.
L'utilizzo del denaro emerge dalla lettura degli inquirenti di parte del materiale, mail, conversazioni e messaggi estrapolati dai profili Facebook e Massanger di Defilippi e della mamma, Caterina Abbattista, che tutti e due avevano cancellato dopo la sparizione dell'insegnante di Castellamonte. Testi che ora sono in mano alla procura e ai legali di parte civile e che sono stati ottenuti dopo una rogatoria internazionale avanzata dal procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando. Testi che, tuttavia, non sono che una parte del materiale in possesso alle autorità americane, visto che l'FBI ha rifiutato di metterne a disposizione altro per "ragioni di privacy". Non si scoprirà mai, quindi, il contenuto delle conversazioni tra madre e figlio intercorse tramite i social network e successivamente cancellate.
Tra 13 giorni riprenderà il processo in Corte d'Assise nei confronti di Caterina Abbattista, che stando a quanto rivela la Stampa è ritenuta dalla procura l'istigatrice del delitto e complice del figlio nella truffa commessa ai danni della professoressa.