Omicidio Ragusa, Antonio Logli patteggia un anno per falso: patenti senza visita medica
Antonio Logli patteggia una pena per una nuova accusa. L'elettricista di Gello San Giuliano, da luglio scorso in carcere per aver ucciso la moglie Roberta Ragusa e averne occultato il corpo, ha patteggiato un anno, senza la sospensione condizionale. Il reato contestato al 56enne è quello di falso ideologico in concorso come responsabile della ‘Autoscuola Futura', la scuola guida che un tempo gestiva Roberta Ragusa e che dopo la sua scomparsa è passata nelle mani di Valdemaro Logli, padre di Antonio e nelle sue. Padre e figlio sono stati accusati dello stesso reato commesso il reato concedendo patenti, senza la visita medica, ai clienti della scuola guida.
Antonio Logli, che non è comparso all’udienza davanti al gup Giulio Cesare Cipolletta, in quanto dal 10 luglio scorso è recluso nel carcere di Livorno, non potrà beneficiare della condizionale perché condannato in via definitiva a 20 anni di carcere per omicidio e occultamento di cadavere. Quanto a suo padre Valdemaro Logli, accusato del medesimo reato per la vicenda dei rinnovi, ha deciso di difendersi nel processo con rito ordinario.
L'autoscuola Futura è al centro degli interessi finanziari che, secondo la sentenza che ha condannato Antonio Logli, gli avrebbero impedito di divorziare dalla moglie perché intrecciati con i suoi. Movente del delitto che in questi sei anni ha riempito le pagine di cronaca, sarebbe stata proprio la volontà di Logli di iniziare una nuova vita con l'amante Sara Calzolaio, oggi attuale compagnia, senza dover affrontare le conseguenze economiche di un divorzio. Secondo la ricostruzione processuale Roberta Ragusa è stata uccisa da Antonio Logli la notte del 13 gennaio 2012, mentre tentava di fuggire dalla casa coniugale, dopo aver scoperto, presumibilmente, la relazione tra Antonio e Sara.