Omicidio Pomarelli, Ligabue scrive alla sorella di Elisa: “È ora che trovi un cielo”
“Ciao Debora, sono Luciano. Se davvero Piccola stella senza cielo la cantava così spesso, è ora che Elisa un cielo lo trovi, che la giustizia faccia il suo corso e che voi possiate onorarla e celebrare la sua memoria”, Così scrive Luciano Ligabue alla sorella di Elisa Pomarelli, la 29enne uccisa il 25 agosto 2019 a Piacenza dal reo confesso Massimo Sebastiani. Il rocker emiliano ha risposto a una toccante lettera indirizzatagli da Debora Pomarelli in questi giorni, e pubblicata, attraverso alcuni stralci, dal quotidiano La Libertà.
"Ti scrivo questa lettera per chiederti un regalo per me e indirettamente per mia sorella Elisa. La mia vita – ha scritto Debora – si è frantumata, ho perso non solo mia sorella ma la mia migliore amica, la persona che pensavo sarebbe stata accanto a me ad affrontare tutti i problemi che la vita via via ti presenta. Avevamo solo 21 mesi di differenza, siamo cresciute insieme a ritmo della tua musica. Sei sempre stato il nostro idolo. Ci hai accompagnato in tante occasioni di gioia e di tristezza. Persino in questa fine estate fra agosto e settembre quando non sapevo ancora cosa fosse capitato a Elisa, quando ho disprezzato tutto della vita persino la musica, l'unica canzone che è riuscita a emozionarmi ancora una volta è stata ‘Piccola stella senza cielo'. Sono tornata indietro con la mente, io ed Elisa abbiamo ascoltato questa canzone milioni di volte e ho preso consapevolezza di quanto, con questa canzone, tu stessi parlando di lei". “Sto guardando la foto che mi hai inviato in cui tu e tua sorella eravate campeggiate in attesa del concerto a Campovolo. È una foto che fa male – scrive il cantante – Perché non riesco a pensare a niente di più lontano fra quel vostro momento e quello che tu e i tuoi genitori state vivendo adesso. Mando a Elisa un saluto davvero commosso e a te e ai tuoi un abbraccio forte”.
Elisa Pomarelli è scomparsa da Carpaneto Piacentino lo scorso 25 agosto insieme all'amico, l'operaio tornitore Massimo Sebastiani, con cui era stata vista a pranzo in un ristorante del posto. Sin dal primo momento le indagini si sono orientate sull'ipotesi dell'omicidio. Un video, infatti, mostrava Massimo Sebastiani mentre usciva dal pollaio della sua abitazione con il corpo senza vita di Elisa tra le braccia. Le ricerche si sono protratte per 12 giorni, fin quando Silvio Perazzi, ex suocero di Sebastiani, non lo ha denunciato alle forze dell'ordine. Il 45enne si era nascosto nella soffitta di casa Perazzi, da dove monitorava, attraverso una radio, le indagini della polizia. Quando gli hanno messo le manette Sebastiani è crollato confessando di aver strangolato Elisa e di averne vegliato il cadavere per alcune notti. Oggi Massimo Sebastiani è rinchiuso nel carcere Le Novate, dove attende l'inizio del processo per omicidio e occultamento di cadavere.