Omicidio Pomarelli: così Sebastiani spiava le mosse degli inquirenti durante la fuga
La radio con cui Massimo Sebastiani ascoltava le mosse degli inquirenti è stata trovata nell'abitazione di Silvio Peraazzi a Sariano Del Gropparello, dove ieri sera si è svolto il sopralluogo dei carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza. I militari sono entrati in casa dell'ex suocero di Massimo Sebastiani, dove il reo confesso dell'omicidio di Elisa Pomarelli si è nascosto dopo il delitto, con una cartina alla mano. Si tratta della mappa dei suoi spostamenti e degli oggetti seminati in casa Perazzi durante il periodo passato a nascondersi in soffitta. La mappa è stata disegnata dallo stesso Sebastiani e consegnata al suo avvocato Mauro Pontini, che l'ha data agli inquirenti.
Nell'abitazione del 68enne indagato per favoreggiamento, è stata trovata la radio che il tornitore usava per controllare le ricerche della polizia locale. È stato così che per 12 giorni ha scongiurato la cattura mentre gli inquirenti lo credevano rintanato in qualche rifugio sulle montagne. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l'operaio avrebbe passato la prima notte in un capanno con un lavandino all'interno della villa di Perazzi a Sariano; la seconda, invece, l'avrebbe trascorsa accanto al corpo senza vita di Elisa e dalla terza fino all'ultima notte si sarebbe invece trasferito nel solaio dell'abitazione di Perazzi.
Il 45enne racconta di essere entrato e uscito da una finestra senza che Silvio Perazzi se ne accorgesse. È stato disposto un esame tecnico sul sistema di allarme per accertare se sia stato, effettivamente, possibile che Sebastiani entrasse e uscisse dalla finestra senza innescare l'antifurto. Nel corso del sopralluogo sono stati ritrovati anche i pantaloni bruciati di Elisa, le sue scarpe, una giacca usata da Massimo Sebastiani e una borsa. Sebastiani l'avrebbe dunque spogliata dei vestiti prima di abbandonare il suo corpo senza vita. Il cadavere di Elisa Pomarelli è ancora a disposizione dell'autorità giudiziaria.