Omicidio Pierina Paganelli, nuovi rilievi: si traccia il possibile tragitto percorso dal killer
Continuano a ritmo serrato le indagini sull'omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne Testimone di Geova uccisa con 29 coltellate lo scorso 3 ottobre nei sotterranei del complesso residenziale di via del Ciclamino, a Rimini, dove viveva.
Lunedì scorso, come ha riferito la trasmissione Ore 14 in onda su Rai 2 nella puntata di ieri, sono sono stati effettuati dagli inquirenti nuovi rilievi per dare un nome all'assassino della donna, questa volta divisi in tre momenti, proprio nel condominio di via del Ciclamino, dove ormai 56 giorni fa Pierina è stata assassinata.
Due di questi momenti hanno interessato la zona esterna del grande complesso edilizio, un altro invece si è concentrato nel garage dove si è consumato il delitto. Gli agenti della Mobile hanno dapprima misurato la distanza che separa l'angolo di copertura della telecamera esterna della farmacia con il portone di ingresso, dove risiedeva Pierina e dove attualmente vivono la nuora Manuela e i due vicino di casa, Louis e Valeria, che hanno attirato l'attenzione degli investigatori.
Più dinamica è stata la seconda parte dei rilievi. Un agente della squadra mobile di Rimini ha indossato una piccola telecamera, poi ha ripercorso il possibile tragitto che potrebbe essere stato effettuato dall'assassino di Pierina. Dal portone di ingresso di casa della vittima si è poi diretto verso la parte esterna del grande condominio di via del ciclamino, è passato sotto grande arco laterale che dà accesso al giardino fino a un cassonetto dove il killer potrebbe essersi sbarazzato di prove importanti.
Il percorso è stato ripetuto ben 4 volte dai poliziotti. Poi, dopo la fase esterna gli agenti sono scesi nuovamente nel garage, metro in mano è stata misurata la distanza che intercorre tra il luogo in cui Pierina è stata assassinata a morte e il garage privato dove è installata la telecamera che la sera del 3 ottobre scorso ha registrato le urla della donna. Le indagini continuano.