Omicidio Pierina Paganelli, Louis Dassilva ha iniziato lo sciopero della fame: “Non le ho fatto del male”

Louis Dassilva, il 35enne senegalese indagato e in carcere per l'omicidio di Pierina Paganelli, ha iniziato lo sciopero della fame in segno di protesta. La notizia è stata confermata a Fanpage.it da uno dei suoi due legali, Riario Fabbri.
L'uomo, detenuto dal 16 luglio 2024, si è sempre dichiarato innocente. "Non ho mai fatto del male a Pierina", ha sempre detto, anche nei giorni successivi al delitto, avvenuto la sera del 3 ottobre 2023 nel garage dello stabile di via del Ciclamino dove la 78enne viveva.
Oggi, lunedì 28 aprile, Dassilva ha ricevuto la visita dell'avvocato Andrea Guidi che insieme al co-difensore Fabbri ha deciso di depositare un secondo appello al Tribunale del Riesame di Bologna per chiedere la scarcerazione del 35enne.
Nei giorni scorsi sia i giudici del Riesame che il giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini avevano confermato per l'indagato il carcere preventivo.
Secondo il gip, come spiegava nella seconda ordinanza, il mosaico di indizi raccolti dagli investigatori, se "ricomposti e letti complessivamente all'unisono cosi da farne esaltare la loro concordanza", confermerebbero con elevata probabilità il fatto che Dassilva possa essere il solo assassino di Pierina Paganelli.
La prossima udienza in cui si discuterà nuovamente la scarcerazione dovrebbe tenersi dopo il primo maggio e verterà in gran parte sula confessione della nuora di Pierina e amante di Dassilva, Manuela Bianchi che in un incidente probatorio durato tre giorni ha raccontato di aver incontrato il 35enne la mattina del 4 ottobre nel garage di via Del Ciclamino prima che il corpo della 78enne fosse rinvenuto.
La donna avrebbe quindi detto che fu proprio Dassilva ad avvisarla di aver trovato un cadavere e a darle istruzioni su come e cosa dire al 118 e alla Polizia. Secondo la difesa di Dassilva,