Omicidio Pierina Paganelli, la nuora Manuela Bianchi ai cronisti: “Con Louis Dassilva è finita”
"Mia figlia ha detto la verità, sono tranquilla perché ero con lei". Così Manuela Bianchi a Mattino Cinque a margine dell'interrogatorio ai quali gli inquirenti che indagano sull'omicidio di Pierina Paganelli hanno sottoposto la figlia 17enne, nipote della vittima. Ad ascoltarla c'erano il sostituto procuratore Daniele Paci e il capo della Squadra Mobile, l'ispettore Marco Masia.
Da un primo racconto reso dalla giovane agli inquirenti era emerso che lo zio, Loris Bianchi, la sera del delitto, quella del 3 ottobre dello scorso anno, era uscito dalla loro casa, dove era stato a cena, poco dopo alle 22.10, per poi rientrare dopo pochi minuti. Il fratello di Manuela abita a Riccione.
Le hanno fatto notare che alcune cose non combaciavano, lei si è sconfortata un po' perché credeva di aver detto qualcosa che non doveva, ma poi ha capitato di aver semplicemente sbagliato orario", ha spiegato Manuela
E ai cronisti del programma tv Mediaset ha parlato pure della relazione con Louis Dassilva, il 34enne di origine senegalese, vicino di casa della vittima, al quale qualche giorno fa è stato notificato l‘avviso di garanzia di conclusione delle indagini. Ad inizio anno, la donna era andata via di casa dopo le scritte di insulti e minacce apparse sotto il cavalcavia nei pressi di Via del Ciclamino, dove è stata uccisa la suocera e dove la donna si incontrava con l'amante.
"Abbiamo visto delle bombolette nel garage di Louis?", è la provocazione di uno dei giornalisti. "È una vita che fa lavori di bricolage in garage", risponde Manuela. E a chi incalza, evidenziando come ci sia chi afferma che "la scritta nera l'hai fatta tu, quella rossa l'ha fatta Louis" la Bianchi risponde con un sorriso: "Mi fate ridere da morire".
E quindi taglia corto, assicurando che con Louis ormai non ci sia più nulla.