Omicidio Pierina Paganelli, Dassilva non risponde al gip. La moglie Valeria: “Sicura della sua innocenza”
Si è chiuso nel silenzio Louis Dassilva, il metalmeccanico in carcere dal 16 luglio con l'accusa di aver ucciso Pierina Paganelli, la 78enne morta nello stabile di via del Ciclamino il 3 ottobre 2023. Il 34enne suo vicino di casa è stato per poche settimane l'unico indagato per l'omicidio, poi all'alba del 16 luglio c'è stato l'arresto e l'interrogatorio di Manuela Bianchi, la donna con la quale aveva intrapreso una relazione extraconiugale.
Durante l'interrogatorio per la convalida dell'arresto svoltosi ieri mattina, dopo un breve colloquio con il suo avvocato Riario Fabbri, Dassilva si è avvalso della facoltà di non rispondere. "Louis è sereno, l'ho trovato bene. Continua a dichiararsi innocente" ha sottolineato il legale all'uscita dal carcere. "Abbiamo parlato delle prossime mosse della difesa e di cosa andremo a fare".
Il pool difensivo di Dassilva, infatti, si prepara ad attaccare più punti dell'ordinanza di custodia cautelare ritenuti opinabili presentandosi al tribunale del Riesame. Ad anticipalo a Fanpage.it era stata la criminologa Roberta Bruzzone, parte del team di difesa del 34enne. Secondo chi indaga, Dassilva avrebbe ucciso la 78enne per proteggere la sua relazione con Manuela Bianchi: l'anziana infatti aveva scoperto del rapporto extraconiugale intrattenuto dalla sua nuora, ma non sapeva che l'amante della donna era il vicino di casa.
Secondo gli inquirenti, Dassilva avrebbe agito proprio per evitare di essere scoperto e di "perdere la stabilità economica" garantita dal matrimonio con Valeria Bartolucci, ex amica di Bianchi. L'arresto è stato disposto perché, secondo la magistratura, sussiste il pericolo di inquinamento delle prove e quello di un'eventuale fuga in Senegal. Durante una perquisizione a casa, infatti, gli inquirenti avevano trovato alcuni appunti e un biglietto aereo per rientrare nel Paese d'origine, dove vivono i fratelli, i genitori e l'ex moglie, madre dei suoi due figli. Secondo la difesa del 34enne, quel viaggio era programmato da tempo ma Dassilva vi aveva rinunciato per non accrescere ulteriormente i sospetti.
Nessun commento da parte dell'indagato neppure su quella che viene considerata la prova regina, ossia il filmato della telecamera della farmacia San Martino che alle 22.17 del 3 ottobre ha immortalato una sagoma claudicante dalla carnagione scura. Secondo chi indaga, quella sagoma corrisponderebbe per altezza, corporatura, andatura e movimento della spalla proprio a Dassilva. La difesa sostiene invece che l'immagine sia di qualità troppo scarsa per poter stabilire se il soggetto ripreso dalle telecamere sia proprio Dassilva.
Bruzzone ha spiegato a Fanpage.it che il tecnico di parte nutre dei dubbi su quanto ipotizzato dai magistrati e che la difesa si prepara a smontare tramite perizie anche la "prova regina".
In questi giorni, anche Valeria Bartolucci si è trincerata nel silenzio e ai microfoni della trasmissione Pomeriggio Cinque ha rilasciato poche parole sull'innocenza del marito. "Ne sono sicura, ci metto la mano sul fuoco" ha affermato prima di salire in auto sotto l'occhio delle telecamere.