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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Omicidio Pierina Paganelli, confermata per domani la “camminata” davanti alla Cam3 per Louis Dassilva e Neri

Confermata per domani alle 15 la “camminata” di Louis Dassilva davanti alla Cam3 della farmacia di via del Ciclamino a Rimini per l’incidente probatorio sulla prova del video registrato la sera del 3 ottobre, poco dopo la morte di Pierina Paganelli. Con Dassilva “sfilerà” anche Emanuele Neri, vicino di casa totalmente estraneo alla vicenda giudiziaria.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Resta confermato l'esperimento giudiziale per capire chi sia l'uomo inquadrato dalla Cam3, la telecamera della farmacia situata nei pressi di via del Ciclamino a Rimini, lì dove il 3 ottobre 2023 fu uccisa a coltellate Pierina Paganelli. Louis Dassilva, attualmente in carcere con l'accusa di aver assassinato la 78enne, sarà presente insieme al team della difesa e sfilerà davanti alla telecamera della farmacia, replicando le stesse condizioni che hanno portato al filmato del 3 ottobre, allo stato attuale troppo sgranato per essere un indizio certo di colpevolezza.

Con lui sarà chiamato a passare sotto l'occhio elettronico anche Emanuele Neri, l'altro vicino di casa totalmente estraneo alla vicenda giudiziaria che in diverse occasioni aveva dichiarato di essersi riconosciuto nel filmato.

A confermare la "camminata" per l'incidente probatorio è l'avvocato Riario Fabbri che difende Dassilva. Stando a quanto confermato dal legale a Fanpage.it, per i risultati di quest'ultimo esperimento giudiziale bisognerà attendere 30 giorni. "Se domani dovesse piovere – ha spiegato l'avvocato – il tutto sarà rimandato, ma allo stato attuale resta confermata la camminata fissata proprio per l'11 febbraio".

Il 14 marzo, invece, sarà discussa l'integrazione richiesta sull'analisi dei dispositivi elettronici di Dassilva. Nell'udienza di oggi, lunedì 10 febbraio, l'ingegnere Giuseppe Ferraro, perito nominato dal Gip, ha fatto sapere che non vi furono interazioni sul dispositivo cellulare di Dassilva dalle 22.08 alle 22.38. Dall'analisi dei File System Events, non sono state individuate attività che indichino un'azione fisica attuata sul dispositivo cellulare tra le 22.08 e le 22.38. Le tracce di attività sul telefono sarebbero state quindi  generate dal dispositivo stesso in automatico.

Questo confermerebbe di fatto l'ipotesi della squadra mobile che colloca tra le 22.08 e le 22.38 l'omicidio di Paganelli, proprio nel lasso di tempo in cui Dassilva non avrebbe interagito con il cellulare. La difesa di Dassilva sostiene però che quelle che sono definite attività di sistema, siano in realtà vere e proprie interazioni dell'utente. 

Da qui la disposizione di un'integrazione e un approfondimento sui file di registri attività. "La perizia del professore Ferraro non ha individuato un'azione fisica sul dispositivo – ha spiegato a Fanpage.it Davide Barzan, criminalista consulente della difesa di Manuela Bianchi -. Parliamo di alcune attività di sistema di un periodo compreso tra le 22 e le 22.38 del 3 ottobre. Il pm ha chiesto un'integrazione per vederci chiaro. La difesa di Dassilva ha fatto delle eccezioni preliminari che non sono state accolte sull'utilizzabilità della prima copia forense del cellulare. Quest'integrazione richiesta dal pubblico ministero verrà discussa il 14 marzo. Sposo in pieno la volontà della Procura e del professore Ferraro di cristallizzare questo evento per avere nero su bianco i risultati dell'approfondimento".

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