Omicidio Peppe Lucifora a Ragusa, condannato l’ex carabiniere che era stato assolto
La sentenza d'appello per l'omicidio di Peppe Lucifora, il cuoco di Modica (Ragusa) assassinato nella sua abitazione il 10 novembre 2019, è stata ribaltata. La Corte di Assise di Catania ha infatti condannato a 15 anni di reclusione l'ex carabiniere Davide Corallo, che in primo grado era stato assolto con formula piena dalla Corte d'Assise di Siracusa.
Il delitto avvenne il 10 novembre 2019 nella casa della vittima in largo XI Febbraio, a Modica. Il corpo seminudo del cuoco 57enne fu trovato in una stanza chiusa a chiave. Una traccia mista di sangue di Lucifora e DNA di Corallo, rinvenuta nello scarico del lavandino del bagno, suscitò i sospetti nei confronti di quest'ultimo. Inizialmente si ipotizzò un delitto passionale, suggerendo una possibile relazione tra i due uomini.
Unico indagato all'epoca del crimine, il carabiniere 41enne fu assolto a marzo 2022, dopo aver trascorso due anni in carcere.
La sentenza fu impugnata dalla Procura di Ragusa e dalla parte civile (i tre fratelli di Lucifora), tramite l’avvocato Ignazio Galfo. La Procura Generale, rappresentata da Giovannella Scaminaci, aveva richiesto una condanna a 17 anni e 4 mesi. Davide Corallo era ancora in servizio al momento del delitto.
La Corte d’Assise d’Appello ha disposto per Corallo anche l’interdizione perpetua, la libertà vigilata per 3 anni una volta scontata la pena, la sospensione della responsabilità genitoriale durante l’esecuzione della pena e una provvisionale alle parti civili di 10.000 euro ciascuna.
"Aspettiamo di leggere le motivazioni di questa sentenza di condanna, che ribalta completamente quella precedente", dichiara a MeridioNews l’avvocato Piter Tomasello, difensore di Corallo. "Stiamo comunque già valutando la possibilità di presentare ricorso in Cassazione."