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Omicidio Paolo Stasi a Francavilla Fontana

Omicidio Paolo Stasi: confermato sequestro di pistola e soldi trovati in casa del 18enne indagato

Il tribunale del riesame di Brindisi ha confermato il sequestro della pistola a gas e del denaro trovati nell’abitazione del 18enne indagato per l’omicidio di Paolo Stasi, ucciso davanti alla sua casa lo scorso 9 novembre.
A cura di Davide Falcioni
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La richiesta di dissequestro è stata rigettata. Il tribunale del riesame di Brindisi ha confermato il sequestro della pistola a gas e del denaro trovati nell'abitazione del 18enne indagato per l’omicidio di Paolo Stasi. La decisione è giunta nella giornata di ieri (giovedì 5 gennaio). Il ragazzo, minorenne all’epoca dei fatti, è accusato di concorso in omicidio volontario, con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. La stessa ipotesi di reato è contestata anche a un 19enne.

Paolo Stasi è stato assassinato la sera del 9 novembre scorso davanti alla sua casa in via Occhi Bianchi, a Francavilla Fontana. Il giovane venne raggiunto da due colpi di pistola di piccolo calibro (una pistola a tamburo o una pistola a giocattolo modificata), di cui uno, quello fatale, in pieno petto. Circa un mese dopo, un ragazzo di 18 anni e uno di 19 sono stati iscritti nel registro degli indagati, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla Procura di Brindisi, in sinergia con la Procura dei Minori di Lecce.

Nel corso di una perquisizione presso la casa del primo, i carabinieri hanno rinvenuto una pistola a gas in libera vendita, riproduzione di una Glock 17, e una somma di denaro contante di circa 9mila euro. Secondo quanto sostiene il legale del giovane, l'avvocato Leonardo Andriulo, l’arma sarebbe stata del tutto inoffensiva, mentre la somma di denaro è stata giustificata come regali per il 18esimo compleanno e risparmi per una regolare attività lavorativa.

Proseguono nel frattempo le indagini sul delitto, di cui si deve ancora chiarire il movente. In sede di Riesame è emerso che gli elementi a carico del 18enne indagato sarebbero precisi e concordanti, e che sarebbero necessari approfondimenti sui dialoghi intercorsi in chat tra la mamma  della vittima e il figlio.

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