Omicidio Noventa Vicentina, arrestato il marito di Rita: era fuggito dopo averla uccisa
Pierangelo Pellizzari, l'uomo di 61 anni che ieri mattina ha ucciso la 31enne Rita Amenze a colpi d'arma da fuoco a Noventa Vicentina, è stato arrestato dai Carabinieri che lo avevano cercato per tutta la notte. L'uomo sarebbe stato trovato nei pressi della sua abitazione. Si era infatti barricato, ancora con la pistola in tasca, in una casa di Villaga, a poca distanza dalla casa di via Quargente dove la coppia risiedeva.
L'ennesimo femminicidio si è consumato ieri mattina nel parcheggio della Meneghello Funghi, azienda presso la quale lavorava la vittima. È lì che l'assassino si è recato poco dopo l'alba, ed è lì che intorno alle 7 ha incontrato Rita. I due hanno discusso per alcuni istanti, al termine dei quali il killer ha estratto una pistola ed ha aperto il fuoco, uccidendola sul colpo. L'uomo poi si è dato a una fuga che ha tenuto impegnate decine di pattuglie di carabinieri e polizia. Al delitto hanno assistito alcune colleghe della vittima, sconvolte per la crudeltà della scena che si sono trovate davanti.
La fuga dell'omicida
Poco dopo è scattata in un tutta la provincia vicentina una caccia all'uomo da parte dei carabinieri, supportati dalla polizia, mentre sul luogo del delitto il magistrato di turno ed il medico legale hanno eseguito i primi accertamenti sulla dinamica. Secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di un autentico agguato: appena scesa dall'auto la vittima, che stava per iniziare il turno di lavoro, è stata avvicinata dall'ex marito che, dopo una breve discussione, l'ha colpita con quattro proiettili in rapida sequenza. I due si erano sposati nel 2019 e trasferiti da Val Liona a Villaga in località Quargente. La donna aveva una figlia in Nigeria e aveva intenzione di portarla in Italia.
Rita uccisa con 3 colpi di pistola al volto
Per uccidere l'ex moglie Rita Amenze a Noventa Vicentina, Pierangelo Pellizzari ha esploso almeno quattro colpi di pistola. Secondo quanto emerso da ambienti della Procura, la donna è stata raggiunta da tre proiettili che le hanno sfigurato il volto e da uno alle spalle, dall'alto verso il basso. La vittima ha tentato di ripararsi con le braccia, anch'esse sfiorate dai proiettili. Alla fine Pellizzari ha esploso un colpo in aria per garantirsi la fuga. I testimoni raccontano che con tutta calma ha poi infilato l'arma nella giacca, è salito sulla sua jeep e si è allontanato. Gli investigatori stanno anche vagliando i frame di un video che ritrarrebbe l'assassino mentre prende il caffè in un bar poco prima di compiere l'omicidio.
La nota della Cgil
Anche la Cgil, in una nota, ha commentato il femminicidio: "Era una nostra iscritta, una nostra compagna – dichiara in una nota Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil nazionale – stava recandosi in azienda per iniziare il turno di lavoro. Siamo di fronte a una scia di sangue che non si arresta, negli ultimi quattro giorni altre due donne sono state uccise, non sono meri fatti di cronaca nera, sono episodi frutto di una visione maschilista incentrata sull’assurda concezione che la donna sia di proprietà del maschio, marito o compagno che sia, sul possesso, sulla sopraffazione, sull’esercizio di un potere fatto di abuso e violenza".